(Friuli-Venezia Giulia) 12 febbraio 2015

Demont, lavoratori senza stipendio: dirigenti non rispondono

Alla sede di Mestre di Demont Ambiente, i lavoratori rimasti senza stipendio e senza risposte non hanno intenzione di rassegnarsi finché non avranno ottenuto informazioni certe sul loro futuro. I mesi passano e la situazione si fa sempre più pesante. Ufficialmente non sono stati licenziati e sicuramente non potranno beneficiare di altri ammortizzatori sociali, che sono stati utilizzati nei loro confronti, quando già in passato Montefibre di Porto Marghera aveva chiuso i battenti lasciandoli senza occupazione. Demont, secondo indiscrezioni, sarebbe già sulla via del fallimento. Ma nessuno può dirlo con sicurezza. E la società continua a non fare chiarezza sulle sue reali condizioni e intenzioni. La voce “bonifiche” a Marghera è sempre stata una partita molto appetibile, per molte imprese del veneziano. Anche per i benefici ricavabili dall’assegnazione dei lavori. Quando determinate logiche vengono meno e saltano progetti e programmi, a pagare è prima di tutto chi perde il lavoro.

L’incarico alla Demont, per le bonifiche dei terreni del porto, aveva aperto uno spiraglio per questi lavoratori ex Montefibre, restituendo una speranza. Che è durata però solo un paio d’anni. Ora, lo scenario si ripete. Sono davanti ad un nuovo fallimento e con le mani legate, per non poter essere ricollocati in nessun’altra società del gruppo, finché Demont Ambiente non si sarà ritirata definitivamente dal consiglio d’amministrazione. Pagano ancora perché lo stipendio non arriva.

Quando abbiamo citofonato per chiedere di parlare con i titolari dell’azienda, ci hanno risposto: “qui non c’è nessuno”.