Il momento della cattura, dopo 23 anni di latitanza, del boss della ndrangheta calabrese Giuseppe Giorgi, riverito da gruppi di cittadini di San Luca, cittadina reggina protagonista di una sanguinaria faida tra clan rivali: il malavitoso, tra i primi 5 ricercati più pericolosi in Italia, ha vissuto per tutto questo tempo nascosto in un incavo del camino del proprio appartamento, in cui risiede tutta la sua famiglia.
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