Le immagini finora più dettagliate dell’onda d’urto generata da un aereo supersonico scattate dai ricercatori della Nasa con la tecnica della strioscopia (o metodo Schlieren). Sono le prime foto con un dettaglio così alto che riprendono le onde d’urto di un jet in volo, lanciato ad una velocità superiore a quella del suono sopra il deserto del Mojave, in California. Quando un velivolo o un corpo qualsiasi supera la barriera sonica si avverte il classico “boom”, generato dalla compressione delle molecole dell’aria. Il metodo Schlieren permette di visualizzare le turbolenze invisibili all’occhio umano, create dalla compressione di un fluido (in questo caso appunto l’aria) e il loro diverso indice di rifrazione. Lo studio dell’Armstrong flight research center e dell’Ames research center della Nasa, mira alla progettazione di futuri aerei supersonici, eredi del Concorde ma silenziosi, che non generino cioè il boom sonico
Nasa, nelle immagini l’onda d’urto del jet supersonico
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