Plichi di bigliettoni da Napoli in Spagna, Portogallo, Malta, Francia, Germania, Austria, Svezia, Olanda, perfino Lituania; per un business oltre 600mila euro in poco più di un anno: misure cautelari per 8 persone, al termine di una lunga indagine che hai coinvolto l’Eeuropol, accusate di commercializzazione di banconote falsificate e di falsificazione di atti di documenti, smercio di marche da bollo contraffatte e detenzione di carte di credito clonate.
Il sodalizio criminale sfruttava le notevoli abilità informatiche di Carmine Guerrero, effettivo promotore ed organizzatore della compagine. I clienti finali erano individuati mediante la pubblicazione di annunci riguardanti la vendita di banconote contraffatte su un sito del “deepweb”, quella parte invisibile di internet alla quale si può accedere solo mediante specifici e dedicati applicativi informatici.
Guerriero faceva ricorso a diversi nickname, tra cui “NapoliGroup”, utilizzato per etichettare l’ottima fattura della falsificazione di banconote realizzata da una rete di falsari operanti nell’hinterland napoletano.
Il sodalizio criminale, dopo aver individuato i clienti ed instaurato con loro i primi rapporti, provvedeva ad inviare alcuni campioni da visionare, l’indirizzo email da contattare per definire l’acquisto e un foglio con l’indicazione dei mezzi di pagamento preferiti.
Una volta ricevuto il pagamento, l’organizzazione inviava le banconote contraffatte, nascoste all’interno di libri tagliati nel mezzo, in pacchi del peso non superiore ad 1 chilo che venivano poi affidati ad ignari corrieri nazionali ed esteri utilizzando falsi documenti.
I In questi Paesi le forze dell’ordine locali hanno sottoposto a sequestro gli euro contraffatti, indagando i relativi destinatari-clienti ed eseguendo numerosi arresti in flagranza di reato.
Guerriero risultava essere destinatario di numerosi bonifici dalle maggiori società europee che gestivano il trasferimento di denaro virtuale.
L’Autorità giudiziaria di Malta ha reso noto che, da ottobre 2014 a luglio 2015, l’uomo aveva maturato proventi per oltre 160mila euro. La compagine delinquenziale avrebbe commercializzato banconote false (06.12.16)