Il prossimo 24 febbraio sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema ““Matilde di Canossa in Calabria tra passato e presente”. Un castello normanno sorge in cima ad uno sperone roccioso e dall’alto domina il borgo di Bova, in Calabria. Gli ambienti ancora leggibili sono siti a quote diverse, ma è difficile comprendere la loro funzione anche per il fatto che si è avuta un’alterazione dell’orografia originale del terreno. Al castello si addossavano le mura di cinta della città di cui faceva parte una torre, a pianta circolare (torre normanna) ancora oggi esistente. Diverse sono le ipotesi sulla datazione della complessa fortificazione, è probabile che le strutture esistenti siano di età Angioina. Nei secoli XV -XVI – XVII in seguito alle incursioni turche, il castello rappresentò un ottimo e sicuro rifugio per la popolazione. Al castello sono legate diverse leggende. Sulla cima, scavata in un macigno, è ancora visibile l’orma di piede di una donna. L’orma sarebbe appartenuta secondo una prima leggenda alla Contessa Matilde di Canossa, che aveva ricevuto il castello dal Pontefice Gregorio VII”. Leggenda? Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di anali da parte della ricercatrice toscana Elena Pierotti, gradita ospite del sodalizio culturale reggino. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 24 febbraio.
“Matilde di Canossa in Calabria tra passato e presente”
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