Roma (Lazio) 29 aprile 2016

Si fingevano poliziotti per rapinare turisti: 13 arresti

Cinquanta colpi messi a segno di cui 14 nella sola Capitale. Trenta arresti in totale ed una fitta rete di fiancheggiatori e ricettatori. Questi alcuni dei numeri della Operazione Fake Cops che ha portato i carabinieri del Comando Provinciale di Roma a decapitare una banda che rapinava i turisti nella Capitale fingendosi appartenenti alle forze di polizia e simulando controlli antidroga, con successiva ricettazione dei preziosi derubati. Un giro di affari che nei soli cinque mesi di indagine gli avrebbe fruttato almeno 150mila euro, ma i guadagni potrebbero essere stati molto maggiori (si stima intorno ai 500mila euro). Emblematico del loro modo di operare sono alcune rapine messe a segno nella Capitale. In particolare la banda sfruttava la situazione di smarrimento dei turisti facendo leva sull’allerta terrorismo che riguarda anche la Capitale. Propensi, visto l’allarme, a farsi controllare dai finti poliziotti che parlavano inglese fluentemente, le vittime molte volte permettevano alla banda di operare senza particolari difficoltà. Come nel caso di una coppia di cittadini statunitensi. In quel caso marito e moglie vennero avvicinati in via Sistina per un controllo antidroga. Alla vista del Rolex al braccio delle due vittime, i rapinatori gli hanno quindi consigliato di toglierli onde evitare possibili furti facendogli vedere come nasconderli. Una volta che l’uomo ha consegnato il prezioso orologio al criminale questi però lo ha messo dentro al borsello della vittima allontanandosi. In un altro caso una coppia di turisti venne rapinata di 12mila euro cash sempre in Centro Storico.