Ankara 17 Luglio 2016
Mi viene in mente quella famosa pubblicità tanti di noi la ricordano, quella che diceva: “Quando una telefonata ti salva la vita” Bene quello che è successo il 15 Luglio alle ore 22:30 circa, quando nella Turchia del Sultano Erdoga si stava concretizzando un colpo di mano da parte dei militari.
Dicevo la telefonata fatta via Smartphone che ha salvato la vita al Sultano del Bosforo, lui che la tecnologia e i social li vede come l’orticaria, il cancro della società, bene quella tecnologia tanto da lui odiata, e grazie alla Giornalista della CNN-Turca, non solo ha salvato la vita ma gli ha consentito di far naufragare
la ribellione dei suoi oppositori, con tutte le conseguenze che ne sono scaturite-vedi bagno di sangue 300 morti-migliaia di oppositori sia militari che magistrati, insomma quelli che gli stavano sulle palle, messi in condizione di non nuocere, in prigione.
Sarebbe bastato che la Giornalista stoppasse la telefonata da non mandarla in onda, oggi staremo qui a parlare sulle spoglie del Sultano Erdogan, sarebbe bastato un po più di coraggio della Giornalista per porre fine alla MEGALOMANIA del Sultanato targato Erdognan.
Tutto il resto che viene detto nei salotti televisive da esperti beati loro di strategie internazionali, sempre le solite facce la solita cantilena,magari non hanno mai messo piede fuori dall’Italia, non sono riuscito ancora a capire dove abbiano studiato, e da quali fonti attingano il loro sapere……mistero.
Se oggi Erdogan il Sultane è vivo deve solo dire grazie a quella Giornalista, tutto il resto sono chiacchiere e analisi da bocciofila: Fly-News-Ankara