Barano D'ischia (Campania) 01 febbraio 2018

ISCHIA, ANCORA LESIONI POST TERREMOTO SU PARETI OSPEDALE

GENNARO SAVIO: “SULLE PARETI DELL’OSPEDALE RIZZOLI DI LACCO AMENO SONO ANCORA VISIBILI LE LESIONI DEL TERREMOTO DEL 21 AGOSTO SCORSO E ALL’ESTERNO PARTE DEL MURO A SECCO CHE COSTEGGIA IL NOSOCOMIO RISCHIA DI CROLLARE: COSA SI ASPETTA AD INTERVENIRE?”

di Gennaro Savio

“Caro Gennaro, nei giorni scorsi mi sono recato in ospedale per fare visita ad un mio amico e ho notato che sulle pareti del reparto di chirurgia sono ancora ben visibili i segni dei danni provocati dal terremoto di agosto. Così come puoi notare dalle immagini girate col telefonino, ci sono parecchie fessure, alcune delle quali anche vistosamente profonde e su cui è evidente che non ci sia stato ancora alcun intervento. Devo pensare che se non sono stati ancora effettuati lavori è perché, probabilmente, non dovrebbero esserci problemi di tipo strutturale. Ma se pure si dovesse trattare di innocue fessure, possibile che un ospedale che ospita decine e decine di degenti debba essere tenuto in queste condizioni? Possibile che da oltre quattro mesi dal terremoto non ci si è nemmeno preoccupati di eliminare le crepe presenti nel nostro ospedale? Mi sono permesso di rivolgermi a te e tuo padre perché siete sempre in prima linea a difendere noi isolani così come avete fatto il mese scorso con la manifestazione fuori all’ospedale”. Con queste parole un cittadino dell’isola d’Ischia ci ha messo al corrente della situazione post terremoto attualmente presente all’interno dell’unico ospedale pubblico dell’isola d’Ischia, il Rizzoli di Lacco Ameno. Dalle notizie che siamo riusciti a raccogliere sembrerebbe che anche una stanza del primo piano risulterebbe ancora inagibile e per questo motivo gli operatori sanitari del 118 stazionano nei container sistemati all’esterno della struttura ospedaliera. Ma non è tutto. Infatti anche il muro a secco che costeggia il cortile esterno, in alcuni punti risulta fortemente lesionato. Il muro è lesionato sia all’ingresso principale che nei pressi dell’entrata del Pronto Soccorso dove alcune grosse pietre cadendo al suolo si sono frantumate e non sono state neppure rimosse mentre altre sono poggiate sulla sommità del muro stesso e anche con forti raffiche di vento potrebbero crollare colpendo cose e persone: da non credere. Quello che ci chiediamo ora è questo. Cosa si aspetta a rimuovere i massi crollati? Cosa si aspetta a rimuovere i massi presenti sulla sommità del muro? Cosa si aspetta a mettere in sicurezza le parti del muro lesionate dal sisma di Casamicciola? Aspettiamo prima che si faccia male qualcuno? Possibile che non si riesca ad ottenere, da chi di dovere, nemmeno gli interventi più elementari? E ancora. Cosa si aspetta a chiudere le fessure presenti sulle pareti interne dell’ospedale mettendo immediatamente in essere tutti gli interventi edilizi necessari? E in tutto questo, cosa fanno i sindaci isolani dinanzi alla problematiche legate al Rizzoli? Continuano a dormire sonni tranquilli e a rendersi, così, corresponsabili del mancato intervento del potere politico e istituzionale regionale composto dai loro stessi partiti di appartenenza e di riferimento? Intanto il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal Segretario generale Domenico Savio, nel rinnovare al Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca la richiesta di riconoscere all’isola d’Ischia lo status di zona disagiata in modo da mettere fine alla vergognosa carenza di personale medico e paramedico presso il nostro nosocomio, chiede con forza la messa in sicurezza del muro esterno lesionato e la messa in essere di tutti gli interventi edilizi necessari sulle crepe venutesi a creare sulle pareti dell’ospedale.