Barano D'ischia (Campania) 20 gennaio 2016

NASPI, L’INTERVENTO DI GENNARO SAVIO AL CONVEGNO DI ISCHIA

Faccio un appello alle lavoratrici e ai lavoratori dell’isola di Ischia: non basta lamentarsi su Facebook, non basta lamentarsi per la strada. Oltre a non votare più questi signori è giunto il momento di reagire. E’ giunto il momento di scendere in piazza per rivendicare i nostri diritti. Chi ha approvato la controriforma del lavoro è gente che percepisce ventimila Euro al mese e dunque non possono immaginare cosa vuol dire portare avanti una famiglia con figli con 800-1000 euro al mese. Il problema non è solo il dimezzamento dell’indennità di disoccupazione ma è tutto il Job Act, questa vergognosa controriforma del mondo del lavoro con cui il governo Renzi, spalleggiato dalla maggior parte dei Partiti presenti in parlamento, non hanno fatto altro che portare indietro di settanta anni i diritti dei lavoratori. Oggi i lavoratori per legge non hanno più diritti. Non bastava il tradimento dei sindacati della triplice, oggi questo governo purtroppo ha legiferato per il calpestio delle norme che difendevano i diritti dei lavoratori. E cosa sta tra l’altro comportando questa controriforma? Sta succedendo che in tutta Italia grazie al Job Act si stanno cacciando fuori dal posto di lavoro, dopo decenni di onorata carriera, lavoratori di 40 e 50 anni per far posto a dei giovani che pure hanno diritto al lavoro ma che vengono assunti, e sfruttati, solo perché percepiscono uno stipendio di 800 euro al mese. Questo è il Job Act di Matteo Renzi, ci stanno riducendo alla fame oltre a mettere contro le generazioni di padri e figli. E allora o alziamo la testa e ci organizziamo, cari lavoratori, per rivendicare i nostri diritti, oppure saremo ancora più schiavi di quanto non ci hanno ridotto in questo momento i signorotti presenti in parlamento.