Barano D'ischia (Campania) 10 agosto 2015

AMMINISTRATORI DI ISCHIA, ORA BASTA, DIMETTETEVI!!!

E intanto la cittadinanza si mostra scandalizzata per quanto sta accadendo
IL RITORNO DI GIOSI FERRANDINO SULLA POLTRONA DI SINDACO DI ISCHIA RAPPRESENTA UN’INDECENZA POLITICA E SOCIALE CHE IN UN PAESE CIVILE DOVREBBE IMBARAZZARE TUTTA L’ITALIA
La verità è che in un Paese normale dopo l’arresto del Sindaco Giosi Ferrandino il Consiglio comunale di Ischia avrebbe dovuto essere sciolto immediatamente e subito si sarebbe dovuto dare agli Ischitani la possibilità di eleggersi una nuova amministrazione, cosa che, purtroppo, non è avvenuta. E’ l’ora della svolta. Siano gli ischiani a togliere il potere a Ferrandino e ai suoi alleati votando per un governo del popolo
di Gennaro Savio
Il 30 marzo scorso nell’ambito delle indagini portate avanti dalla Magistratura sui lavori di metanizzazione realizzati nel Comune di Ischia dalla CPL Concordia, alle prime ore dell’alba fu tra gli altri tratto in arresto il Sindaco Giosi Ferrandino, esponente di spicco in Campania del Partito Democratico di Matteo Renzi. Un arresto, quello di Ferrandino, che assieme a quello degli altri ha avuto per settimane una enorme eco mediatica nazionale. Ristretto agli arresti domiciliari dal 23 aprile, Giosi Ferrandino nei giorni scorsi è ritornato libero e in attesa che si celebri il processo a partire dal prossimo mese di settembre è praticamente ritornato a ricoprire a tutti gli effetti la carica di sindaco essendo venuta meno la sospensione del Prefetto e visto che lo stesso aveva ritirato in tempo da Poggioreale le dimissioni da Primo Cittadino, che aveva rassegnato subito dopo l’arresto. Indipendentemente dalle accuse mosse dalla magistratura a Ferrandino e dal fatto se sarà assolto o condannato per i fatti ascrittigli, il suo ritorno a ricoprire la carica di Sindaco di Ischia in attesa del processo rappresenta una’indecenza politica e sociale che in un Paese civile dovrebbe imbarazzare tutta l’Italia. E invece nel Paese di Pulcinella, della corruzione e del malaffare dilaganti dove indagati e condannati continuano a ricoprire importanti cariche pubbliche a tutti i livelli istituzionali, il ritorno di Ferrandino al timone del Paese lo si vorrebbe far quasi passare per una cosa normale. Qualcuno, come sempre accade in questi casi, giustifica il tutto con la necessità di dover essere garantisti e sino in fondo verso chi al momento è solo indagato e non condannato. A questo punto però noi ci chiediamo: e chi garantirà i cittadini per i mesi o gli anni in cui si svolgerà il processo nell’eventualità Ferrandino dovesse essere condannato e intanto ha continuato a svolgere le funzioni di Sindaco? E’ normale che un Sindaco ristretto nella libertà personale per quasi quattro mesi e accusato di corruzione dalla Magistratura continui, in attesa del processo, a ricoprire il ruolo che lo ha portato in carcere? La verità è che in un Paese normale dopo l’arresto del Sindaco Giosi Ferrandino il Consiglio comunale di Ischia avrebbe dovuto essere sciolto immediatamente e subito si sarebbe dovuto dare agli Ischitani la possibilità di eleggersi una nuova amministrazione, cosa che, purtroppo, non è avvenuta. Intanto parte sempre più ampia della cittadinanza sembra essere letteralmente scandalizzata per quanto accaduto. E non solo per le indagini sulla metanizzazione, ma anche, e soprattutto, per il ferreo attaccamento che hanno dimostrato alle poltrone del potere gli uomini di Giosi Ferrandino, quasi avessero operato in questi anni nell’esclusivo interesse della collettività. Macché. Tutt’altro. Questi personaggi, privati per circa quattro mesi del loro leader e che in passato non avevano mosso foglia che Ferrandino non volesse, bene avrebbero fatto a dimettersi in blocco al primo tintinnio delle manette del 30 marzo. In otto anni di malgoverno hanno letteralmente affossato il Paese e penalizzato i loro amministrati avendo avuto anche il coraggio di aumentare in questi ultimi giorni, nonostante tutto, il ticket sulle strisce blu: che vergogna! E il vergognoso abbandono sociale prodotto dall’Amministrazione Ferrandino è sotto gli occhi di tutti: parchi pubblici in balia del degrado più totale, strade pericolosamente dissestate, lavori pubblici eseguiti in piena stagione turistica, pali della pubblica illuminazione a potenziale rischio crollo, dramma degli allagamenti a Ischia Ponte provocati della mancanza di scogliere a difesa dell’abitato mai realizzate nonostante i proclami elettorali, l’incivile mancato abbattimento delle barriere architettoniche persino sui marciapiedi delle strade del centro cittadino, la mancata e dignitosa sistemazione degli sfollati di Monte Vezzi letteralmente abbandonati nei container di via Michele Mazzella, pullman pubblico negato ai cittadini di Ischia Ponte nelle ore di chiusura al traffico dell’antico Borgo, allagamenti dell’area esterna alle palazzine IACP di Campagnano periodicamente inondata da liquami fognari, mancato completamento del depuratore di San Pietro, licenziamento di alcuni lavoratori della Genesis, mancata regolamentazione dell’installazione di antenne di telefonia mobile che proliferano in tutto il centro abitato persino vicino a scuole ed asili e tanto altro ancora.
E’ L’ORA DELLA SVOLTA. SIANO GLI ISCHIANI A TOGLIERE IL POTERE A FERRANDINO E AI SUOI ALLEATI VOTANDO PER UN GOVERNO DEL POPOLO
Visto che la spasmodica sete di potere degli uomini di centro, centrodestra e centrosinistra che sostengono il sindaco Giosi Ferrandino e il loro ferreo attaccamento alle poltrone del potere, agli ischitani non resta altro da fare che attendere le nuove elezioni e dare origine a un governo del popolo. Affinchè, così come abbiamo avuto modo di dire nei giorni scorsi, il potere locale venga finalmente gestito in nome e per conto degli interessi collettivi. Affinchè il Municipio diventi la casa trasparente della gente e il nostro territorio venga sottratto al degrado sociale a cui è costretto ormai da troppi anni. Affinchè vengano ampliate le spiagge libere e quotidianamente garantita la pulizia degli arenili pubblici. Perchè i nostri amici diversamente abili non debbano più essere umiliati nel loro costituzionale diritto alla mobilità per il mancato abbattimento delle barriere architettoniche. Per far si che le nostre pinete ritornino ad essere il salotto sempreverde del nostro Paese e le strade non siano più dissestate e pericolose e scompaiano le famigerate strisce blu. Perchè i nostri anziani e i nostri bambini possano avere a disposizione e gratuitamente spazi ricreativi e culturali e strutture sportive e venga regolamentata l’installazione delle antenne di telefonia mobile. Un governo del popolo che abbia a cuore le problematiche che attanagliano la popolazione e lavori quotidianamente per risolverle e che dia voce alla cittadinanza attraverso l’istituzione dei Consigli di Quartiere. Per la gestione pubblica dei servizi e taglio netto degli sprechi. Ora basta, gli ischitani non possono permettersi più il lusso di delegare il potere alla casta. E’ giunto il momento di una svolta popolare o quantomeno di portare all’interno del civico consesso un’opposizione di classe. E in tal senso i dirigenti del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista guidato da Domenico Savio sono pronti, come sempre, a mettersi a disposizione della collettività.