Barano D'ischia (Campania) 13 novembre 2014

ISCHIA, FERRANDINO SI DIMETTERA? BENE, POPOLO NE GUADAGNERA’

Con Cozzolino alla Regione si libererebbe un posto a Strasburgo

PAESE ALLO SBANDO, SE GIOSI FERRANDINO DOVESSE DIMETTERSI, ISCHIA E GLI ISCHITANI AVRANNO TUTTO DA GUADAGNARE E NULLA DA PERDERE

di Gennaro Savio

In questi giorni si fa un gran parlare di un possibile ritorno al voto degli ischitani nella prossima primavera in quanto il sindaco Ferrandino, primo dei non eletti del PD alle scorse elezioni europee, potrebbe “volare” a Strasburgo in quanto si libererebbe un posto per le imminenti elezioni regionali.
Ipotesi che al momento non hanno nulla di concreto. In questo caso, però, quale sarebbe il bilancio politico da farsi circa gli oltre sette anni di governo dell’amministrazione in carica? Quale sarebbe l’eredità politico-amministrativa che Ferrandino e la sua amministrazione lascerebbero al Paese? Si tratterebbe di un’eredità politica estremamente negativa di cui Ischia sicuramente avrebbe potuto e dovuto fare a meno. Infatti, così com’era accaduto con l’Amministrazione di centro-destra guidata da Giuseppe Brandi che ha governato prima dell’avvento dell’ex sindaco di Casamicciola, oggi Ischia risulta un Comune letteralmente abbandonato al proprio destino di degrado sociale. E per avere conferma di quanto stiamo affermando basta dare uno sguardo alle pinete e ai parchi pubblici.
Infatti quelle che dovrebbero rappresentare il salotto sempreverde del comune, da anni sono teatro di incuria e abbandono e quando rarissimamente si decide di ripulirle dalle erbacce che ne inondano i viali, lo si fa senza il minimo rispetto del rigoglioso e prezioso sottobosco che le caratterizza. Come l’area adibita a verde negli anni scorsi che si trova nel cuore del centro storico di Ischia e precisamente sul lungomare Cristoforo Colombo, nella zona alberghiera per antonomasia del Comune e quotidianamente frequentata da migliaia di turisti, e che risulta ricolma di erbacce e rifiuti. Ebbene, nonostante le nostre denunce giornalistiche frutto delle segnalazioni pervenuteci proprio dai graditi ospiti della nostra Isola, per l’intero arco della stagione turistica questo angolo che affaccia sul Golfo di Napoli non è stato mai ripulito dalle erbacce e dai rifiuti e a tutt’oggi può essere preso ad esempio per lo stato di degrado in cui versa l’intero territorio. Eppure il Sindaco Ferrandino, soprattutto nel corso della prima campagna elettorale, aveva garantito cura per il verde pubblico ma negli anni, anche questa elementare promessa elettorale è caduta nel dimenticatoio. Camminando per le strade di Ischia, poi, basta abbassare lo sguardo verso il selciato e notare come da anni parecchi pali della pubblica illuminazione risultino ancora indeboliti alla base perché arrugginiti e bucati e nel tempo, nonostante le nostre denunce politiche e giornalistiche, non sono mai stati sostituiti. Un discorso a parte, poi, merita Ischia Ponte a partire dalla mancata soluzione relativa ai periodici allagamenti del piazzale Aragonese per l’assenza di scogliere a difesa dell’abitato mai realizzate nonostante i proclami elettorali e per la mancata messa in sicurezza dei basoli dissestati di via Luigi Mazzella dove è facile cadere e farsi male a causa di buche larghe e profonde presenti tra le mattonelle basaltiche. Per quanto riguarda il Borgo di Celsa, bisogna sottolineare che negli anni agli ischiapontesi è stato negato persino il servizio di trasporto pubblico visto che ai pullman della Eav Bus è stato imposto il divieto di raggiungere il piazzale aragonese nelle ore di chiusura al traffico. E che dire della scellerata politica delle privatizzazioni con cui l’Amministrazione Ferrandino ha deciso di privatizzare società come la Genesis e persino beni pubblici della collettività come i beni immobiliari comunali a partire da quelli presenti sul Castello Aragonese? E vogliamo parlare della gestione privatistica della Biblioteca Antoniana e della Torre di Michelangelo che il Comune sarebbe intenzionato ad estendere persino alle pinete pubbliche? E che dire della vergogna irrisolta del depuratore in costruzione da decenni sulla collina di San Pietro oppure della mancata realizzazione degli alloggi per gli sfollati di Monte Vezzi ancora costretti a vivere come i nomadi nei container sistemati a due passi dal centro storico di Ischia? E vogliamo aggiungere qualcosa sui trasporti marittimi e terrestri divenuti oramai una dannazione quotidiana per gli utenti isolani a seguito dello scellerato processo di privatizzazione della società armatoriale pubblica Caremar che comprometterà ulteriormente il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale con la Terraferma di residenti e turisti e del fallimento della società di trasporto pubblico su gomma?
Situazioni, queste, che oltre a mettere il dito nella piaga del malgoverno locale, denotano e mettono a nudo la totale mancanza di peso politico verso le istituzioni della Terraferma e in modo particolare della Regione e del governo nazionale non solo di Giosi Ferrandino, considerato da anni un esponente di spicco a livello regionale e non solo del Partito Democratico, ma anche del senatore di Forza Italia Domenico De Siano ex sindaco di Lacco Ameno e ex deputato. Come possiamo dedurre da questo brevissimo excursus sulla politica portata avanti in questi anni dall’Amministrazione di Giosi Ferrandino, prima si ritorna alle urne e meglio sarà per gli ischitani che dalle eventuali dimissioni del Primo cittadino avrebbero sicuramente tutto da guadagnare e nulla da perdere.