Barano D'ischia (Campania) 25 settembre 2014

CARO-SCUOLA E DIRITTO ALLO STUDIO CALPESTATO IN ITALIA

La Costituzione all’Art. 34 prevede che la scuola obbligatoria sia gratuita
CARO-LIBRI E CARO-SCUOLA, OVVERO COME IN ITALIA SI CALPESTA IL COSTITUZIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
Lo Stato ogni anno riserva un salasso economico vergognoso alle famiglie italiane i cui figli frequentano la scuola media inferiore e quella superiore. Per non parlare poi dell’Università. Il Codacons per quest’anno rispetto al 2013 ha previsto un incremento dei prezzi relativi al corredo scolastico dell’1,4% mentre per i libri dell’1,6% per una spesa complessiva di oltre 1.000 euro. Per non parlare del cosiddetto contributo “volontario” che ormai le scuole di ogni ordine e grado pretendono dai genitori. E tutto questo mentre molti Comuni da anni non rimborsano i cosiddetti buoni-libro: che vergogna!!! Sulla nostra isola per far fronte al caro-libro i genitori su FaceBook hanno creato un Gruppo denominato “Compra Vendita di libri scolastici usati” che conta già circa cinquecento membri. Un modo intelligente per cercare e acquistare a metà prezzo libri usati.

di Gennaro Savio

Ormai da decenni, per volontà di governi antipopolari e antidemocratici di centro, centrodestra e centrosinistra, non c’è Articolo della Costituzione italiana antifascista che non venga calpestato e umiliato. Tra questi l’Articolo 34 riferito al diritto allo studio che tra l’altro recita: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita”. Altro che gratuita. Infatti ogni anno lo Stato riserva un salasso economico vergognoso alle famiglie italiane i cui figli frequentano la scuola media inferiore e quella superiore. Il Codacons per quest’anno rispetto al 2013 ha previsto un incremento dei prezzi relativi al corredo scolastico dell’1,4% mentre per i libri dell’1,6%. Un aumento che nei prossimi giorni comporterà ad ogni nucleo familiare una spesa complessiva di oltre 1.000 euro a figlio a cui bisogna aggiungere la vergogna del contributo cosiddetto “volontario” e che ormai le scuole di ogni ordine e grado pretendono dai genitori senza se e senza ma. Per quanto concerne poi l’acquisto dei libri, bisogna sottolineare che ogni anno nelle varie classi almeno la metà vengono sostituiti da nuove edizioni, edizioni a quanto pare spesso nuove solo nella grafica, nell’impaginazione e in poco altro, e questo oltre a limitare di gran lunga la possibilità di poter riutilizzare gli stessi testi nel corso degli anni successivi, costringe i genitori ad acquistare libri nuovi e dunque a prezzo intero anziché testi usati da comperare a metà prezzo. E questo in un momento di profonda crisi economica in cui sempre più famiglie lavoratrici fanno quotidianamente i salti mortali per poter mettere il piatto sulla tavola e per le quali diventa un lusso poter acquistare i libri per far studiare i propri figli in quella scuola che la Costituzione garantisce come obbligatoria e gratuita. Ma, purtroppo, solo sulla Carta per volontà del potere politico dominante. Ma non è tutto. Infatti in molti Comuni da anni non vengono rimborsati i cosiddetti buoni-libro con cui si dà alle famiglie con basso reddito la possibilità di recuperare il 50% della spesa effettuata. Nel Comune di Ischia, ad esempio, solo in questi giorni, sono giunti dalla Regione i fondi dei buoni-libro relativi agli anni scolastici 2010/2011 e 2012/2013 mentre nulla è dato sapere per quelli inerenti all’annata 2013/2014. Ma su FaceBook proprio in queste ore i genitori lanciano l’allarme circa le cedole dei libri delle scuole elementari di Ischia che quest’anno le librerie isolane al momento non sarebbero intenzionate ad accettare perché il Comune sarebbe moroso nei loro confronti per quanto concerne la vendita dei libri dello scorso anno. “E’ sorprendente – scrive Graziella sul suo profilo – che nessuna libreria isolana accetti le cedole dei libri scolastici appartenenti alle elementari del comune di Ischia! Ringraziando infinitamente i nostri cari amministratori mi auguro che intervengano per evitare l’ ennesimo disagio a genitori, alunni ed insegnanti!!!”. Una situazione rincresciosa con cui si penalizzano economicamente sempre di più le nostre famiglie e con cui si calpesta il diritto allo studio di milioni di giovani italiani costretti a frequentare una scuola sempre più agonizzante a causa dei continui tagli economici dei governi nazionali e dell’aumento dei prezzi dei libri e del corredo scolastico. Ma sempre FaceBook è anche foriero di una notizia positiva e relativa ad una lodevole iniziativa intrapresa da alcuni genitori che hanno creato un Gruppo denominato “Compra Vendita di libri scolastici usati” che conta già circa cinquecento membri. Un modo intelligente per cercare e acquistare a metà prezzo libri usati. Cosa aggiungere sul caro-libri e sul caro-scuola che limitano e calpestano il diritto allo studio. I potentati politici ed economici del nostro Paese che difendono gli interessi forti della grossa finanza e delle multinazionali a discapito degli interessi collettivi, consapevoli del fatto che un popolo senza istruzione e privo di cultura è facilmente manovrabile allo stesso modo di come lo sono i burattini, da decenni stanno facendo di tutto per rendere inefficiente la scuola con tagli alla spesa per l’Istruzione e la ricerca, con milioni di insegnanti umiliati per anni e anni dalla condizione di precariato e con istituti scolastici in tutta Italia che risultano obsoleti e non a norma. E se i nostri figli hanno ancora la fortuna di potersi formare, lo devono grazie alla professionalità e all’umanità di insegnanti che con passione e abnegazione si sforzano di trasmettere cultura e sapere alle nuove generazioni sempre più in balia di una società arida di valori umani e che al tempo stesso diseduca all’egoismo e all’approssimazione. Cari genitori, la salvezza sociale dei nostri figli passa innanzitutto attraverso la crescita della scuola e la salvaguardia del diritto allo studio delle nuove generazioni ma questo non potrà avvenire se si continuerà a sostenere politicamente ed elettoralmente i vari Renzi e Berlusconi i cui referenti isolani sono Giosi Ferrandino, Domenico De Siano e amici e, soprattutto, se si continuerà a sostenere questo infame sistema economico e sociale di sfruttamento e disuguaglianze senza porsi l’obiettivo di costruire una società dove regni l’uguaglianza economica e sociale e dove i diritti sanciti dalla Costituzione vengano garantiti alla lettera.