Dal prossimo lunedì 17 aprile il vettore di bandiera cinese Air China, l’unica compagnia straniera a effettuare regolare servizio verso la Corea del Nord, sospenderà i suoi voli tra Pechino e Pyongyang. Lo riporta la TV di stato cinese CCTV.
La compagnia non ha dato nessuna spiegazione sullo stop ai voli e dal suo portale la tratta non è già più prenotabile.
Il volo stagionale (operato solo d’estate) CA121/122, in particolare, collega lo scalo della capitale cinese a quello della controparte nordcoreana tre volte alla settimana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Con l’ultimo volo della settimana effettuato stamattina, in sostanza, Air China ha già di fatto sospeso i suoi collegamenti verso Pyongyang.
La Cina e la Russia sono gli unici due Paesi al mondo collegati via aerea con la Corea del Nord. I voli sono assicurati – oltre che dal servizio di Air China – dal vettore di bandiera nord coreano Air Koryo, che effettua diverse tratte da Pyongyang verso la Cina (Pechino, Shanghai e Shenyang) e verso Vladivostok, in Russia.
La guerra potrebbe scoppiare «in qualsiasi momento»
L’annuncio arriva a poche ore dalle parole del Ministero degli Esteri cinese Wang Yi, che nel corso di una conferenza stampa ha detto che un conflitto in Corea del Nord potrebbe scoppiare in «qualsiasi momento». «La tensione si sta alzando – ha aggiunto Wang – e se si arriverà alla guerra si entrerà nella situazione in cui tutti perdono e nessuno vince».
Un ulteriore fonte di preoccupazione arriva dall’attività rilevata dai satelliti intorno ai uno dei siti nucleari nordcoreani. Il timore è che domani 15 aprile, in occasione del 105esimo anniversario della nascita di Kim Il-Sung, il padre della patria della Corea del Nord, Pyongyang possa condurre il suo sesto test atomico. Non sarebbe la prima volta che il Paese asiatico conduce manovre militari (o spaziali) in giorni particolarmente carichi di significato.
Secondo il Ministro Wang, un eventuale test nucleare nordcoreano sarebbe una mossa «pericolosa e irresponsabile» che renderebbe la situazione nella penisola «irreversibile».
Nei giorni scorsi il Presidente statunitense Donald Trump aveva pubblicato una serie di tweet sulla Corea nel Nord, auspicando una trattativa della Cina per evitare l’eventuale escalation. In ogni caso, Trump aveva anche scritto che se Pechino non aiuterà, gli Stati Uniti risolveranno il «problema» Corea del Nord da soli.
Nell’ottobre dello scorso anno, gli Stati Uniti avevano già ribadito di esser pronti a fare «tutto il necessario» nella penisola coreana per difendere sé stessi e i propri alleati.
FONTE: WWW.FLYORBITNEWS.COM/