I caccia-intercettori MiG-31 e MiG-31BM sono stati coinvolti all’inizio di questa settimana in esercitazioni militari su larga scala del Distretto Militare Orientale.
Come riportato dall’ufficio stampa del Ministero della Difesa russo, i piloti hanno sorvolato più di 2mila chilometri, dalla Kamchatka alle basi militari dell’Aviazione nel Primorsky Krai, dove sono state compiute oltre 30 missioni di addestramento e combattimento nella zona della Baia di Pietro il Grande nel Mare del Giappone
“A turno gli equipaggi dei caccia-intercettori a velocità supersoniche hanno elaborato le manovre per intercettare velivoli nemici in lontananza, — comunica l’ufficio stampa del ministero della Difesa. — Durante le esercitazioni i piloti hanno elaborato evoluzioni con alto grado di inclinazione, sono stati simulati combattimenti aerei e atterraggi e decolli in condizioni di luce e di notte.”
Al ministero della Difesa hanno aggiunto che i MiG-31BM possono combattere non solo contro aerei nemici, ma sono in grado di neutralizzare i missili da crociera e balistici a qualsiasi quota e con qualsiasi gittata.
Pertanto questi aerei sono la prima linea di difesa aerea e missilistica delle coste russe dell’Estremo Oriente, che dopo l’Europa è il luogo più probabile di eventuali operazioni militari in caso di conflitto
Sin dall’inizio dell’anno la presenza delle forze navali statunitensi nella regione è notevolmente aumentata. Il 18 febbraio nel Mar Cinese Meridionale è entrato un gruppo navale d’attacco guidato dalla portaerei “USS Carl Vinson”. Da allora i marinai americani quasi ogni settimana effettuano esercitazioni militari con gli alleati della Corea del Sud e del Giappone, assolvendo vari compiti: dal potenziale combattimento contro i sottomarini nemici alla difesa delle forze navali da attacchi missilistici.
Fonte: it.sputniknews.com