Ginevra, Svizzera – Impatto negativo sull’economia locale; compagnie impegnate alle riduzioni di carbonio
WAPA) – Iata (International Air Transport Association) ha risposto ad una richiesta sulla proposta fiscale svedese del passeggero, avvertendo che la tassa costerebbe 7500 posti di lavoro ed un impatto negativo sulla competitività economica della Svezia. L’associazione internazionale del trasporto aereo ha anche sottolineato il proprio riconoscimento della commissione d’inchiesta che sarebbe trascurabile l’effetto dei cambiamenti climatici.
Significativo impatto negativo sull’economia svedese
L’aviazione offre importanti benefici economici alla Svezia, generando 4,2% del Pil e sostenendo 240.000 posti di lavoro. L’analisi di Iata delle proposte “tassa verde” fino a 430 corone per biglietto mostra che il Pil locale sarebbe più basso di 5 miliardi di corone a causa dell’impatto della tassa. Ciò significa circa un milione in meno di passeggeri e 7500 posti di lavoro in meno nel settore del trasporto e per l’economia più in generale. La posizione concorrenziale dell’economia si ridurrebbe, passando dalla 22esima alla 78esima nell’indice di competitività del World Economic Forum (Wef), peggio di Finlandia, Norvegia, Danimarca e Paesi Bassi.
Vettori aerei si sono impegnati alle riduzioni di carbonio
L’aviazione è impegnata a mitigare l’impatto ambientale ed è stato il primo settore business globale a fissare i difficili obiettivi di carbonio, tra cui la crescita carbon-neutral dal 2020 e la riduzione delle emissioni 2005 entro la metà del 2050. Il mese di ottobre dello scorso anno ha visto una svolta positiva con il consenso di 191 Stati presso l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao, International Civil Aviation Organization) di una compensazione globale del carbonio e di un sistema di riduzione per il trasporto aereo internazionale (“Corsia”, Carbon Offsetting and Reduction Scheme for International Aviation).
I voli in Svezia e per gli Stati europei sono soggetti al regime di scambio delle emissioni (Emissions Trading Scheme) dell’Unione europea e le compagnie pagano le emissioni e le tasse sul rumore negli aeroporti locali. Tutti i collegamenti tra Svezia e gli Stati membri Ue ed oltre il 90% di tutti i voli commerciali tra la Nazione ed i Paesi extra-Ue saranno coperti da “Corsia”. (Avionews)
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Fonte: www.avionews.it/