Svizzera, Paese estero 22 febbraio 2017

“Ero su quel volo: ho visto la pista a 90 gradi”

Parla un passeggero dell’aereo che ha rischiato di schiantarsi sulla Collina d’Oro. “Da allora viaggio in treno”

C’era anche un nostro lettore tra i 55 passeggeri del volo Swiss tra Zurigo e Lugano (operato da Austrian Airlines) che il 13 ottobre 2015, poco dopo le 18, rischiò di schiantarsi sulla Collina d’Oro.

Quel giorno l’uomo – un appassionato di aviazione che vive ad Agno e che ha volato dallo scalo luganese già decine e decine di volte – stava tornando a casa da Barcellona, via Zurigo.

“Mi ricordo che durante l’atterraggio c’era molta nebbia, non si vedeva niente” racconta. “A un certo punto si è abbassato il carrello, eravamo pronti ad atterrare.”

“Ma guardando fuori dal finestrino ho visto la pista a 90 gradi e mi sono detto: oh mamma, cosa succede?” prosegue l’uomo.

“Poi nello spazio di pochissimi secondi il pilota ha messo i motori a manetta ed è ripartito verso l’alto. In seguito ci siamo diretti verso Milano, dove l’aereo è atterrato normalmente, nonostante la nebbia fosse ancora più fitta che ad Agno.”

L’uomo ribadisce che tutto è successo nello spazio di pochissimi secondi. “Tutti i passeggeri si sono zittiti, ma non ci sono stati momenti di panico, perché è stata una cosa velocissima” afferma.

“Non abbiamo neanche avuto il tempo di realizzare cosa stesse accadendo. Io me ne sono accorto solo perché ho visto la pista a 90 gradi e, conoscendo la geografia della regione, ho capito subito che c’era qualcosa che non andava, che l’aereo era completamente fuori rotta.”

Il nostro lettore è infatti un esperto di aviazione, che da anni fa simulazioni di volo e che quindi conosce bene la pista luganese. “So cosa vuol dire atterrare ad Agno, so che non è facile” afferma. “Ma quella volta è stata davvero eccezionale.”

Talmente eccezionale da far cambiare abitudini anche a un viaggiatore frequente come il nostro lettore. “Io quell’aereo lo avevo preso almeno una trentina di volte” conclude. “Ma da allora per andare a Zurigo prendo sempre il treno.”

Fonte:www.ticinonews.ch/