…Il nonno: “Era attaccata con lo sputo”
Castelfranco (Modena), 25 gennaio 2016 – «In casa c’era la musica, la mia nipotina stava ballando e forse ha urtato quella lastra, che le è caduta addosso… Credo fosse attaccata male, come con lo sputo». Sono le parole del nonno della piccola Giulia Tabacchi, morta giovedì sera prima dell’ora di cena mentre giocava in casa, in via Boldrini alla Cavazzona di Castelfranco Emilia una pesante lastra di marmo che incorniciava il camino del suo salotto si è staccata e le è caduta addosso.
La dinamica. La bambina era nella sala con il fratello, di quattro anni più grande. Non è ancora chiaro cosa sia avvenuto di preciso. Si pensa che la piccola si sia aggrappata alla cornice del camino, o l’abbia toccata in qualche modo. La lastra di rivestimento è franata colpendola al collo e schiacciandola. È stato il fratello a gridare a e chiedere aiuto. Subito è arrivata la madre, che era al piano superiore. Sono accorsi anche il padre e il 118, ma per Giulia non c’era più niente da fare. Inutile ogni tentativo di rianimarla.
Il tragico racconto. Distrutto dal dolore il nonno di Giulia, Andrea Sola: «C’era musica in casa, lei stava giocando e ballando – ha detto –, si vede che ha toccato quell’affare che poi le è finito addosso. Io quella lastra l’ho vista ed era attaccata in soli due punti, come con lo sputo, perché era solo silicone, sopra altre lastre di marmo. Credo che fosse attaccata male, non si era pensato potesse cadere».
Nell’abitazione sono intervenuti i carabinieri. Il sostituto procuratore di Modena Enrico Stefani ha avviato tutti gli accertamenti per fare luce sull’assurda morte di Giulia, ma tutto fa pensare che si sia trattato di una tragica fatalità. «Ci sono momenti in cui trovare parole giuste non è difficile, è praticamente impossibile – ha dichiarato il sindaco di Castelfranco Emilia Stefano Reggianini – Alla famiglia di Giulia, così duramente e tragicamente colpita, va il nostro pensiero. Quanto accaduto è un lutto che colpisce la comunità. La perdita di una vita umana, per di più così giovane, è un dramma davanti al quale altre parole sarebbero superflue. Nelle terribile solitudine del dolore, esprimiamo il senso del nostro più accorato cordoglio».
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