ll Consorzio degli Cchef e dei locali lancia la propria iniziativa per far conoscere e valorizzare la qualità dei nostri piatti
di Maria Vittoria Melchioni
MODENA. Oltre 120 metri quadrati per 100 posti a sedere per “Modena a Tavola il Ristorante”, lo spazio temporaneo di ristorazione del Consorzio omonimo allestito ai Giardini Ducali. Quindici chef del nostro territorio si alterneranno ai fornelli per 160 giorni a partire dal 10 di giugno fino al 20 settembre. «Questo ristorante è una grande vetrina per tutti i ristoratori di Modena e provincia che fanno parte del Consorzio – spiega lo chef stellato Luca Marchini, presidente di Modena a Tavola – l’organizzazione di questo evento è davvero la somma di tanto cuore e tante ore di lavoro in più di tutti noi, per poter valorizzare e far conoscere ancora più approfonditamente le nostre eccellenze enograstronomiche»
Durante la settimana sarà lo staff del Caffè Concerto di Matteo De Pietri a prendersi cura della gestione del ristorante, tranne il giovedì sera quando il menù sarà pensato e proposto da uno degli chef dei 34 ristoranti associati. Il ristorante sarà aperto tutte le sere e la domenica anche a pranzo. Per praticità si è scelta la formula del buffet e il costo del pasto non supererà i 20 euro (tranne nelle giornate “speciali” a tema). Il pane e la piccola pasticceria saranno forniti dal Forno San Giorgio.
«Ogni settimana ci sarà una guest star – approfondisce Paolo Reggiani, vice presidente del Consorzio e chef del ristorante “Laghi” di Campogalliano – un piatto tipico della nostra tradizione come il Tortellino tradizionale di Castelfranco della San Nicola, la Sfogliata (o Torta degli Ebrei) di Finale di Giovanna Guidetti, il Borlengo dell’Appennino e molto altro tutto ovviamente doc. Vogliamo raccontare Modena, la sua storia, attraverso i nostri piatti, non solo ai turisti che già stanno arrivando in città, ma anche ai modenesi e alla sua grande provincia».
Questa iniziativa sarà parte importante della manifestazione “Piacere Modena, i giardini del gusto e delle arti” promossa e organizzata da FAMO (Fondazione Agroalimentare Modenese).
«Modena è il territorio che ha più prodotti dop (che verranno utilizzati nelle preparazioni varie) e quindi non potevamo esimerci dall’essere presenti durante il periodo di Expo – dice il presidente del Palatipico Pierluigi Sciolette – questa unione di eccellenze culinarie, arte e territorio non poteva avvenire senza la collaborazione con il Consorzio». Se per sedersi al ristorante dovremo aspettare ancora un mesetto, da lunedì 11 maggio, invece, potremmo assistere agli show cooking dal vivo a cura degli chef di Modena a Tavola.
All’interno della Palazzina Vigarani verrà allestito uno spazio ad hoc dove ogni lunedì alle 18.30 fino al 14 settembre, per un’oretta il pubblico (circa 40 persone ad ingresso gratuito senza prenotazione, quindi ad esaurimento posti) sarà allietato da una lezione su ricette, metodi di cottura e presentazione tenuta da uno chef diverso per occasione.
A rompere il ghaccio sarà Carlo Alberto Borsarini, chef de “La Lumira” di Castelfranco Emilia che presenterà il suo “Insoluto di Cipolla, omaggio a Niko Romito”. «Sono onorato di essere il primo – ha detto Borsarini – questi eventi sono la materializzazione di quattro anni di lavoro da parte di tutti noi. Presenterò un piatto della gastronomia sostenibile con protagonista il cibo più povero che abbiamo: la cipolla. Un piatto di origine francese, in omaggio al nostro dialetto che affonda le sue radici proprio nella lingua d’Oltralpe»
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