A dieci giorni di distanza dalla precedente gita alla “Bahia de las aguilas”, ieri – 18 Febbraio 2015 – siamo stati in un’ altra località della Repubblica Dominicana, mai vista prima, anche se veniamo qua da vent’ anni e l’ isola la conosciamo ……….. quasi tutta.
Cioè a “Les salines” e il nome già fa capire di cosa si tratta.
Come sempre è stato tutto organizzato dal “PATRON” del nostro gruppo e cioè da RENATO .
La nostra affiatata compagnia italiana, anche se tra di noi (eravamo in 25) vi erano due svizzeri-francesi …….. due ucraine ……. una lettone ed una polacca – non ha avuto bisogno di “tour operator” o di “agenzia escursioni” …… e tutto è filato liscio, come sempre.
Una meta interessante ed un panorama insolito in una baia che non assomiglia alle spiagge caraibiche cui siamo abituati. Ed inoltre …… le saline, che danno il nome alla località; diverse da quelle italiane, molto più ……… grezze, ma quello che rende …. affascinante questo luogo è l’ insieme di attrezzature in legno, vecchissime, utilizzate per raccogliere appunto il sale e che sembrano ……. traballare “insicure” sotto le sferzate del vento – le rotaie consunte sulle quali scorrono i carri arrugginiti pieni di questi preziosi …….. “cristalli” . le vecchissime baracche, sempre in legno, probabile rifugio di attrezzi ed …… operai, il tutto in una landa sconfinata posta sotto il sole cocente. L’ insieme fa ricordare uno scenario da Far West, laddove i pionieri cercavano l’oro, ma si tratta di un’ “oro” ben diverso, seppur molto importante.
La baia sopra citata è circondata da dolci colline verdeggianti, ed il mare è calmo e trasparente, culla di innumerevoli e grandi “stelle marine di colore rossiccio” (decine e decine),….così raccontano alcuni nostri amici che vi erano stati sei anni fa.
Purtroppo ieri non ne abbiamo viste e non so se questo dipende dalla …. stagione, dalle correnti o da altro. Peccato, non vorrei si fossero ……. estinte.
Gianni & Milena