Imperia (Liguria) 28 marzo 2015

Ventinove marzo 2015 domenica delle palme

La domenica che precede la Santa Pasqua vuole commemorare l’entrata trionfale di Gesù in Gerusalemme: tra due ali di folla che stendendo a terra i mantelli per formare un tappeto ed agitando festosamente rami di palma e d’ulivo abbondanti nella regione.

Gli rendevano onore esclamando “Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Anche a Taggia, come in molte zone d’Italia, con le parti tenere delle grandi foglie di palma, vengono intrecciate piccole e grandi confezioni addobbate, che vengono regalate o scambiate fra i fedeli in segno di pace.

La benedizione delle palme è documentata sin dal VII secolo ed ebbe uno sviluppo di cerimonie e di canti adeguato all’importanza sempre maggiore data alla processione. Questa è testimoniata a Gerusalemme dalla fine del IV secolo e quasi subito fu accolta dalla liturgia della Siria e dell’Egitto. In Occidente giacché questa domenica era riservata a cerimonie prebattesimali (il battesimo era amministrato a Pasqua) e all’inizio solenne della Settimana Santa, benedizione e processione delle palme trovarono difficoltà a introdursi; entrarono in uso prima in Gallia (sec. VII-VIII) dove Teodulfo d’Orléans compose l’inno “Gloria, laus et honor”; poi in Roma dalla fine dell ’XI secolo. L’uso di portare nelle proprie case l’ulivo o la palma benedetta ha origine soltanto devozionale, come augurio di pace.