Gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale hanno preso questa fotografia del Golfo di Taranto.
Situato alla base dello stivale d’Italia, il golfo è lunga circa 140 km e 140 km di larghezza (90 miglia per 90 miglia).
La città di Taranto è un importante porto commerciale e militare, con stabilimenti siderurgici, raffinerie di petrolio, impianti chimici, cantieri navali, e impianti di trasformazione alimentare.
Le volute azzurre che abbracciano le coste sono probabilmente pennacchi di sedimenti create da fiumi locali o erosione della spiaggia; potrebbero anche essere inquinanti da città lungo la costa. La stretta ricciolo di sedimenti arricciatura al largo della città di Taranto mostra una circolazione in senso orario e suggerisce che questo pennacchio viene da uno dei più grandi fiumi che sfociano nel golfo, il Sarmento. Ma qualche contributo sembra provenire dal deflusso urbano perché più grandi pennacchi sono vicino alla principale città città-Taranto e Gallipoli. Nel frattempo, il più grande fiume, il Crati, dà luogo soltanto ad un pennacchio sottile.
Questa fotografia degli astronauti ISS042-E-001166 è stata acquisita il 9 novembre 2014, con una fotocamera digitale Nikon D4 utilizzando un obiettivo da 135 millimetri, ed è fornito dal Osservazioni strumento ISS Crew Terra e Scienze della Terra e Remote Sensing Unit, Johnson Space Center.
L’immagine è stata scattata dal dell’equipaggio della missione 42. E ‘stata ritagliata e potenziata per migliorare il contrasto, e gli artefatti delle lenti sono stati rimossi. Il Programma Internazionale Stazione Spaziale supporta il laboratorio come parte della ISS National Lab per aiutare gli astronauti scattare foto della Terra che sarà il più grande valore per gli scienziati e il pubblico, e per rendere le immagini liberamente disponibili su Internet. Immagini aggiuntive scattate dagli astronauti e cosmonauti possono essere visualizzati da NASA / JSC Gateway to Astronaut Fotografia della Terra. Didascalia di L. Vanderbloemen, Jacobs da NASA-JSC.
Fonte : http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=85099&eocn=home&eoci=iotd_readmore