Sebbene fotografi, sismologi, e webcam automatizzati stanno documentando l’eruzione nei pressi del vulcano islandese Bardarbunga da terra,le immagini satellitari sono state scarse a causa della copertura nuvolosa persistente e un numero relativamente piccolo di veicoli spaziali che raccolgono le immagini alle alte latitudini.
Ma negli ultimi giorni, satelliti della NASA hanno finalmente potuto osservare l’evento dall’orbita.
Alle 12:45 Tempo Universale il 31 agosto 2014, il Moderate Resolution Imaging spettroradiometro (MODIS) sul satellite Aqua della NASA ha acquisito questi punti di vista dell’eruzione (sopra).
La parte superiore, un’immagine a falsi colori utilizza una combinazione di luce infrarossa e visibile (bande MODIS 7-2-1) per evidenziare le firme di calore della lava che erutta e per distinguere il ghiaccio glaciale dalle nuvole. Nel, immagine naturale colore più bassa, la lava appare nero.
Pernottamento il 1 ° settembre, l’Advanced Terra Imager (ALI) on Earth Observing-1 (EO-1) satellite della NASA ha catturato la prima vista ad alta risoluzione della scena. L’immagine qui sotto è un composito di una osservazione naturale colore 27 agosto sovrapposto con una connessione a infrarossi (IR), vista di notte dal 1 settembre La vista notturna combina IR onde corte, nei pressi di IR, e lunghezze d’onda rosse (bande 9-7-5) a prendere in giro le zone più calde all’interno del campo di sfiato e di lava. L’immagine mostra almeno una fessura di 1 chilometro e la lava che scorre nei canali. Il fronte del flusso si è mossa prevalentemente a nord-est nei giorni scorsi. (Scarica le immagini di grandi dimensioni per vedere i punti di vista giorno e notte separatamente.)
Sciami di terremoti cominciarono nei pressi del vulcano il 16 agosto, e tremori hanno persistito nelle settimane successive (fino a 500 al giorno).
Ad oggi, l’eruzione Bardarbunga ha prodotto colate di lava e fontane, alcune che raggiungono 200 metri, o 650 piedi-ma senza grandi pennacchi di cenere. Come del 3 settembre, il Met Office islandese ha riferito che il campo di lava nuova estendeva su una superficie di 7,2 chilometri quadrati (2,8 miglia quadrate), leggermente più grandi di Gibilterra.
Gli scienziati stanno osservando attentamente per vedere come fusa roccia e sotto la superficie interagirà con ghiaccio glaciale, fusione di superficie, e sotterranee; la loro preoccupazione è per le inondazioni sul o in prossimità del campo di lava Eldhraun, o per esplosioni di vapore come l’acqua è surriscaldata dal magma. Ricercatori islandesi hanno anche ipotizzato dalle misurazioni GPS della superficie terrestre deformante che sempre magma sta entrando la diga che è in eruzione sulla superficie.
Fonte : NASA imagse by Jeff Schmaltz, LANCE/EOSDIS Rapid Response and Jesse Allen, using EO-1 ALI data provided courtesy of the NASA EO-1 team. Caption by Mike Carlowicz, with image interpretation from Ashley Davies, NASA Jet Propulsion Laboratory.
http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=84282