Le migliaia di profughi oggi in piazza a Budapest chiedono solo di potersene andare, di poter prendere un treno e lasciare il Paese. Hanno acquistato un biglietto, ma la polizia schierata ha l’ordine di non lasciarli passare. Intanto, vivono in condizioni precarie all’interno della metropolitana o nel parco antistante alla stazione. Una lacerante attesa per centinaia di donne, ragazzi, bambini
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