Milano (Lombardia) 27 marzo 2018

GALLERIA POGGIALI JOHN ISAACS, “ARCHIPELAGO” PRIMA PERSONALE

DI SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI

JOHN ISAACS, “ARCHIPELAGO” prima personale alla Galleria Poggiali di Milano

Passato e presente, tradizione e modernità, si intrecciano nel tessuto espressivo ricco di diversi piani di lettura dell’opera di JOHN ISAACS (Lancaster, 1968), artista inglese attivo a Berlino dove vive e lavora, tra i più originali e comunicativi della scena artistica contemporanea internazionale che esplora i legami tra l’individuo e la realtà a lui circostante dove si ritrovano tracce di un passato lontano in cui ci si può riconoscere accorciando così le distanze tra ciò che si è e ciò che si è stati.
Attento a restituire nuova espressione ad oggetti ordinari anche legati al passato, ne coglie l’aspetto poetico e anche evocativo con cui restituisce emozioni in divenire legate al vissuto dell’individuo spesso schiacciato da convenzioni e regole entro una società a volte alienante, distante dai bisogni individuali più profondi e autentici.
Alla sua arte eclettica che esplora diverse tecniche dalla pittura alla scultura, dal collage alla fotografia, la Galleria Poggiali di Milano dedica un’interessante personale ARCHIPELAGO – from a distance you look smaller but I know that you are there che inaugura il 10 aprile 2018 alle ore 19.00 in Via Foro Bonaparte, 52 a Milano.
Curata da Pierre Yves Desaive, l’esposizione, la prima dell’artista presso la Galleria Poggiali, prevede la presentazione di un progetto unico consistente in tre elementi: una scultura in ceramica, gomma lacca, resina epossidica e foglia oro 23 carati, un neon e una fotografia realizzati appositamente per questa occasione. In questa mostra l’artista utilizzando diversi materiali ancorati al loro tempo, restituisce un nuovo approccio con cui racconta la storia, l’esistenza trasformando passato e novità in categorie ambigue.
La scultura in mostra ha la forma di una benna di una ruspa a grandezza naturale che ha però l’apparenza di un relitto, ed essenzialmente rappresenta un sistema di credenze generato dalla sua stessa immagine, quindi la pala sembra essere stata un oggetto di culto di una cultura lontana. Il neon (from a distance you loook smaller but I know that you are there) coerentemente con questo atteggiamento che mette in collisione e contatto le categorie del passato e della novità, è una sorta di graffito in luce, il cui riferimento ad artisti come Merz e Nauman è esclusivamente riferibile al contenente.
La Fotografia (a perfect soul) ha come soggetto la moglie e la figlia dell’artista ed intende riportare la narrativa della famiglia, dell’amore, del ciclo delle generazioni, della maternità, del mito e dei cicli della vita.
L’artista John Isaacs che ha fatto parte della YBA – Young British Art agli esordi, collezionato da Charles Saatchi, Damien Hirst, Cindy Sherman e Jonas Burgert, si è soffermato sull’esistenza dell’uomo spesso in bilico nelle sue scelte, sulla società di cui critica la superficialità e il distacco dai problemi legati all’ambiente e al benessere collettivo.
Tra le precedenti mostre dell’artista vanno menzionate:: Young British Artists VI, The Saatchi Gallery, London (1996); Spectacular Bodies, The Hayward Gallery, London (2000); Disasters of War, KW, Berlin (2000); Minimal Maximal, Museum of Modern Art, Kyoto (2001);, The Serpentine Gallery, London (2007); Rockers Island: The Olbricht Collection, Museum Folkwang Essen (2007); Alice im Wunderland der Kunst, Hamburger Kunsthalle, Hamburg (2012); Highlights from the Collection II, The Goss-Michael Foundation, Dallas (2012). E poi The name is Burroughs − Expanded Media, Sammlung Falckenberg, Deichtorhallen, Hamburg (2013); A Brief History of the Future, Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, Brussels (2015); About Trees, Zentrum Paul Klee, Bern (2015); The Thousand-Thigh Hospice: experiments in healing, CAN, Centre d’Art de Neuchatel, Switzerland (2015); Forgiveness and Reconciliation, Musei Vaticani, Rome (2015); INCONSOLUS votes for children, Travesía Cuatro, Madrid (2015); e molte altre.

Silvana Lazzarino

JOHN ISAACS
ARCHIPELAGO – from a distance you look smaller but I know that you are there –
Galleria Poggiali
Foro Bonaparte, 52 MILANO
Orari: da martedì a sabato 10-13.30/ 15 – 19.30, domenica e lunedì chiuso
Dal 10 aprile al 29 giugno 2018
Inaugurazione 10 aprile ore 19.00
per info: 02 7209581
info@galleriapoggiali.com