Cuneo (Piemonte) 24 febbraio 2018

PATRIZIA CANOLA A “WOMEN ART BRÀ” CUNEO 2-18 MARZO

DI SILVANA LAZZARINO e a CURA DI VITTORIO COBRA DUE BERTOLACCINI

PATRIZIA CANOLA A “WOMEN ART BRÀ”: LE SUE OPERE OLTRE IL TEMPO DELLE EMOZIONI VERSO L’INFINITO AD ABBRACCIARE IL PENSIERO
Dove il cielo si unisce al mare a creare sinergie di colori che danzano in scie luminose al passare delle ore della giornata, dove i riflessi della luce si rispecchiano nelle acque cristalline dei ruscelli avvolgendo di sprazzi dorati le vegetazioni rigogliose circostanti, dove strati candidi di neve ancora fresca si confondono con le eleganti effigi di alberi spogli che si preparano al silenzio del risposo invernale, lo sguardo di Patrizia Canola si posa a catturare tanta bellezza. Pittrice di fama internazionale, da molti critici definita impressionista- macchiaiola, Patrizia Canola, nasce a Milano, ma ben presto dopo aver girato diversi luoghi dell’Italia tra Emilia Romagna, Umbria e Toscana si trasferisce in Brianza. sito privilegiato dove da forma e vita ad opere avvolgenti che raccontano dei suoni, dei respiri e silenzi della natura: una natura che si mostra serena e solare, ma anche nostalgica e misteriosa passando da boschi dove scorrono ruscelli dall’acqua limpida a marine, da paesaggi invernali attraversati da una luce abbagliante a nature morte, per arrivare a scenari dove ogni immagine è appena accennata, avvolta da chiarori di luci che definiscono la parte emotiva del pensiero. Con 40 anni di carriere l’artista vanta numerose e prestigiose mostre in Italia e all’estero: accanto a “Dalla Terra al Cielo” presso la Chiesa di San Francesco curata da Catia Monacelli e Francesca Sacchi Tommasi e “Paesaggi d’Ialina” presso il Centro Culturale Cajani a cura di Catia Monacelli entrambe a Gualdo Tadino nel 2016, ad “Art Walk” a Venezia nel settecentesco Palazzo Zenobio (febbraio-marzo 2017), citiamo la suggestiva personale “Nel respiro di Gaia. La Madre Terra” sempre a Gualdo Tadino (18-25settembre 2016) negli spazi dello Store San Benedetto, la Triennale di Arti Visive di Roma inaugurata da Achille Bonito Oliva unanimemente riconosciuto come il più importante curatore d’arte contemporanea (26 marzo 22 aprile 2017), la “Mostra Internazionale di scultura, pittura, fotografia, poesia e musica – Pitagora” a cura del Prof Mohammad Sazesh presso il Castello normanno di Santa Severina a Crotone (luglio–settembre 2017) e “Art for Peace: Making a Difference” presso Villa Reale a Monza-Rotary (ottobre 2017). La natura protagonista delle sue opere, dove campeggiano silenziosi paesaggi invernali con neve e ghiacciai, distese di campi di grano e fiori dalla tinte accese, e ancora ruscelli, maestosi faggi, cieli a perdita d’occhio di cui colpiscono i notturni dai riflessi argentati, apre ad una compenetrazione visivo- emotiva senza eguali riportando in superficie desideri lontani, sogni in cui sperare. Ecco che gli infiniti luoghi della natura dove si alternano giardini in fiore, alberi secolari, striature argentee che nei cieli intrecciano geometrici arabeschi, invitano a guardare oltre, ripensando alla finitezza dell’individuo per interrogarsi sul senso di questa vita di cui si percepiscono i limiti. Raccontando della natura e dei suoi volti visibili e appena svelati, Patrizia Canola ha dato voce alle emozioni lungo il mosaico della vita. Emozioni che sembrano seguire quella luce che nei suoi dipinti crea trasparenze e spessori, riflettendosi nell’acqua e liberandosi nel cielo: una luce che ora sembra irrompere e palpitare fra i rami e le cime degli alberi come in ”Luci d’Autunno” (2015), ora fermarsi su quelle proiezioni di orizzonti dove i i ghiacciai diventano specchi per cieli quasi marmorei e custodi di verità come in “Incanto d’inverno” (2015). Proprio quest’opera “Incanto d’inverno” è tra le sei opere di PATRIZIA CANOLA che sono state scelte per la seconda edizione della BIENNALE DELLA CREATIVITÀ AL FEMMINILE: W.A.B. WOMEN ART BRÀ, realizzata dal Comune di Brà (Cuneo) in collaborazione con la Consulta pe le Pari Opportunità.
LA BIENNALE, che si svolge dal 2 al 18 marzo 2018 presso l’edifico “Movicentro” in piazza Caduti di Nassiriya, vetrina d’elezione per eventi a carattere artistico, musicale e culturale, vuole essere un omaggio alla creatività e all’arte realizzata dalle donne attraverso diverse tecniche e sfumature emozionali. Da sempre vivo palcoscenico di eventi a carattere culturale dove modernità e tradizione si incontrano, il Comune di Brà mostrando particolare attenzione alle diverse espressioni dell’arte, con questo evento ha voluto puntare sulle donne e sulla loro forte motivazione nel restituire attraverso l’arte la magia e la bellezza delle emozioni che ogni opera è capace di suscitare regalando ora scenari di malinconia e incanto, ora di solarità e armonia. Alla Biennale Patrizia Canola partecipa con sei stupendi dipinti che restituiscono l’immaginario racchiuso dentro ciascun individuo, quel lato inconscio e legato ali pensieri più reconditi che appartengono al cammino dell’uomo costantemente sospeso tra finito e infinito, verità e immaginazione. Nostalgia e silenzio, sogno e attesa, amore e libertà sono le tematiche che accompagnano i sei dipinti: “Incanto d’inverno” e “Silenzio”, “Futuro” e “Sensazioni del nostro futuro”, “Madri” e “Va pensiero”. Se di introspezione emotiva volta a recuperare legami col passato congelato nei labirinti della memoria, si fa riferimento in “SILENZIO” e in “INCANTO D’INVERNO” attraverso una natura immersa nel risposo che regala la stagione invernale, di interrogativi sul domani, sulle scelte che l’uomo può fare per decidere al meglio il suo futuro trattano i dipinti “SENSAZIONI DEL NOSTRO FUTURO” e “FUTURO”. L’amore materno incondizionato e sempre presente quale sentimento che protegge e accoglie è descritto con tratti leggeri e avvolgenti in “MADRI” dove le figure delle madri, in silenziosa conversazione, sono quasi impalpabili nella loro bellezza, allungate nel loro abiti morbidi il cui colore blu-azzurro in sintonia con lo sfondo del dipinto rappresenta l’infinita forza propria dell’affetto materno. In “VA PENSIERO”, che come “Futuro” e “Sensazioni del nostro futuro” presenta uno stile innovativo dove ogni segno o figura perde i contorni risultando impercepibile e dove i colori si schiariscono, spicca quel bisogno di libertà espresso dalla rappresentazione di figure eteree proiettate verso l’alto, quasi impercettibili e in simbiosi con il chiarore dello sfondo che avvicina a quella luce dove tutto rinasce e respira di nuova vita.

Silvana Lazzarino

W.A.B. – WOMEN ART BRÀ
2° Edizione della BIENNALE DELLA CREATIVITÀ AL FEMMINILE
Esposizione di arte contemporanea riservata alle Donne
edifico “Movicentro”
piazza Caduti di Nassiriya, Bra’ (Cuneo)
dal 2 al 18 marzo 2018