DI SILVANA LAZZARINO e a cura di VITTORIO BERTOLACCINI detto COBRA DUE
DIDASCALIE FOTO :
1 Pablo Picasso Sipario per il balletto Dz Parade dz , 1917 Tempera su tela,1050 x 1640 cm Musée National d’Art Moderne Centre Georges Pompidou, Parigi © Succession Picasso, by SIAE 2017
2 Pablo Picasso Paul en Arlequin [Paolo vestito da Arlecchino], 1924 Olio su tela,130 x 97,5 cm Musée national Picasso-Paris, Parigi, Dation Pablo Picasso © Succession Picasso, by SIAE 201
PICASSO ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE E PALAZZO BARBERINI. IL SUO VIAGGIO TRA ROMA E NAPOLI
A scomporre e ricomporre la realtà e i suoi diversi aspetti in innumerevoli forme geometriche ora sovrapposte, ora intrecciate in combinazioni illogiche e idealizzate è il Cubismo che della stessa realtà coglie l’idea soggettiva entro una dimensione spazio-temporale vista nella sua totalità e unità.
Pablo Picasso, fondatore del Cubismo, movimento artistico che nel Novecento influenzerà più di altri diverse tendenze dal Futurismo al Surrealismo, dal Dadaismo all’Astrattismo, fino ad arrivare all’Informale, viene ricordato in un’importante esposizione in corso a Roma presso le Scuderie del Quirinale aperta fino al 21 gennaio 2018. L’esposizione, PICASSO. TRA CUBISMO E CLASSICISMO 1915-1925 curata da Olivier Berggruen con Anunciata von Liechtenstein, si sofferma sugli anni trascorsi in Italia dove l’artista giunge per la prima volta nel 1917 a seguito dell’amico Jean Cocteau per restarvi circa dieci anni durante i quali si divide fra Roma e Napoli, rimanendo fortemente impressionato dalle rovine romane della capitale e dall’arte popolare napoletana. Un viaggio fondamentale non solo per la sua arte, ma anche per la sua vita privata. Fu a Roma infatti che, mentre preparava i costumi e le scene per i Ballets Russes di Diaghilev, conobbe la ballerina russa Olga Khokhlova che divenne poi sua moglie. Sempre a Roma incontrò l’arte di Raffaello, mentre a Napoli ammirò l’Ercole Farnese e gli altri capolavori classici del Museo Archeologico, oltre all’impatto artistico ed emotivo che ebbe su di lui il fascino misterioso degli affreschi di Pompei.
L’esposizione, che riunisce più di cento capolavori tra tele, gouaches e disegni, oltre a fotografie, lettere autografe e altri documenti, testimonia l’impatto a lungo termine del soggiorno in Italia sull’arte del maestro spagnolo, un impatto evidenziato dalle numerose opere d’ispirazione classica realizzate nel periodo successivo a quel viaggio; opere concepite ed elaborate in maniera personalissima, come sottolineato dal curatore Olivier Berggruen. Tra le opere provenienti da musei e gallerie (Musée Picasso, Centre Pompidou di Parigi, la Tate di Londra, il MoMa, il Metropolitan Museum, il Guggenheim di New York, il Museum Berggruen di Berlino, la Fundació Museu Picasso di Barcellona ed il Museo Tyssen di Madrid) citiamo “Il Ritratto di Olga in poltrona” (1918), “Arlecchino” (Léonide Massine) (1917), “Natura morta con chitarra, bottiglia, frutta, piatto e bicchiere su tavolo” (1919) e “Due donne che corrono sulla spiaggia” (1922). E poi “Il flauto di Pan” (1923), “Saltimbanco seduto con braccia conserte” (1923), “Arlecchino con Specchio” (1923). “Paulo come Arlecchino” (1924) e “Paulo come Pierrot” (1925). E’ in questi anni che egli matura un’arte moderna e primitiva, e l’esposizione mette in luce il metodo del “pastiche” da lui utilizzato come strumento al servizio del modernismo in un percorso dal realismo all’astrazione. Sono illustrati gli esperimenti condotti da Picasso con diversi stili e generi: dal gioco delle superfici decorative nei collage eseguiti durante la prima guerra mondiale, al Realismo stilizzato degli anni “Diaghilev”, dalla natura morta al ritratto. Come sottolineato da Mario De Simoni, Presidente e Amministratore Delegato di Ales spa: “l’esposizione si presenta come una delle più importanti mostre mai dedicate in Italia a Picasso”. La Ales Spa è coproduttrice dell’esposizione con MondoMostre Skira e con la partecipazione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di cui è direttrice Flaminia Gennari Santori:
A completare il percorso è il grande sipario “PARADE” dipinto da Picasso e per la prima volta esposto a Roma a Palazzo Barberini nel salone affrescato da Pietro da Cortona. Si tratta di una tela lunga 17 metri e alta 11 dipinta dall’artista come sipario per il balletto teatrale ideato da Jean Cocteau. Il balletto “Parade” rappresentato per la prima volta a Parigi al Théâtre du Châtelet il 18 maggio del 1917, era il frutto della collaborazione tra l’impresario Sergej Djagilev, il musicista Erik Satie, il coreografo Léonide Massine e, soprattutto, Picasso, che concepì l’idea del sipario proprio a Roma, durante il suo viaggio in Italia con Cocteau in cerca di ispirazione. Sono anche esposti i bozzetti per le scenografie e i fondali per il balletto “Pulcinella”.
Artista eclettico per tecnica e linguaggio, nel procedere dai periodi blu e rosa alla rivoluzione del Cubismo, per arrivare al sentimento classicista e poi alla metamorfosi degli anni Trenta, fino all’ultimo periodo dove i linguaggio diviene sempre più astratto, Picasso ha saputo indagare a fondo la realtà umana e sociale svelandone a suo modo gli infiniti volti ora tristi e malinconici, ora gioiosi e spensierati; volti che riflettono gli stati d’animo dell’uomo come angosce e paure, sogni e fantasie.
Il CATALOGO DELLA MOSTRA edito da SKIRA riccamente illustrato, riunisce accanto ai testi dei curatori, quelli di alcuni tra i maggiori specialisti di Picasso e dei Ballets Russes, tra cui Cécile Godefroy, Sarah Woodcock e Silvia Loreti.
Silvana Lazzarino
PICASSO. TRA CUBISMO E CLASSICISMO 1915-1925
Scuderie del Quirinale
Via XXIV Maggio, 16 Roma
Orari: dalla domenica al giovedì dalle 10 alle 20.00; venerdì e sabato dalle 10 alle 22.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
INFORMAZIONI: 06/81100256; info@scuderiequirinale.it
CATALOGO Skira editore
Fino la 21 gennaio 2018
Ufficio Stampa: Ales -Scuderie del Quirinale
Nicoletta Ciardullo Cell 39 337 1306538, tel 39.06 48777238
email: n.ciardullo@ales-spa.com
MondoMostre – Federica Mariani
Cell 39 366 6493235 – tel 39 06 6893806
email: federicamariani@mondomostre.it
SIPARIO “PARADE”
Gallerie Nazionali di Arte Antica Palazzo Barberini
Via delle Quattro Fontane, 13 Roma
Orario:: martedì- domenica 9.00-19-00 (la biglietteria chiude un’ora prima), lunedì chiuso.
fino al 21 gennaio 2018
informazioni telefono: 06/68802323; Gan-aar@beniculturali.it
Ufficio Stampa
Maria Bonmassar
Cell 39 335 490311 – tel 39.06.4825370
email: ufficiostampa@mariabonmassar.com
PICASSO ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE E PALAZZO BARBERINI. IL SUO VIAGGIO TRA ROMA E NAPOLI
A scomporre e ricomporre la realtà e i suoi diversi aspetti in innumerevoli forme geometriche ora sovrapposte, ora intrecciate in combinazioni illogiche e idealizzate è il Cubismo che della stessa realtà coglie l’idea soggettiva entro una dimensione spazio-temporale vista nella sua totalità e unità.
Pablo Picasso, fondatore del Cubismo, movimento artistico che nel Novecento influenzerà più di altri diverse tendenze dal Futurismo al Surrealismo, dal Dadaismo all’Astrattismo, fino ad arrivare all’Informale, viene ricordato in un’importante esposizione in corso a Roma presso le Scuderie del Quirinale aperta fino al 21 gennaio 2018. L’esposizione, PICASSO. TRA CUBISMO E CLASSICISMO 1915-1925 curata da Olivier Berggruen con Anunciata von Liechtenstein, si sofferma sugli anni trascorsi in Italia dove l’artista giunge per la prima volta nel 1917 a seguito dell’amico Jean Cocteau per restarvi circa dieci anni durante i quali si divide fra Roma e Napoli, rimanendo fortemente impressionato dalle rovine romane della capitale e dall’arte popolare napoletana. Un viaggio fondamentale non solo per la sua arte, ma anche per la sua vita privata. Fu a Roma infatti che, mentre preparava i costumi e le scene per i Ballets Russes di Diaghilev, conobbe la ballerina russa Olga Khokhlova che divenne poi sua moglie. Sempre a Roma incontrò l’arte di Raffaello, mentre a Napoli ammirò l’Ercole Farnese e gli altri capolavori classici del Museo Archeologico, oltre all’impatto artistico ed emotivo che ebbe su di lui il fascino misterioso degli affreschi di Pompei.
L’esposizione, che riunisce più di cento capolavori tra tele, gouaches e disegni, oltre a fotografie, lettere autografe e altri documenti, testimonia l’impatto a lungo termine del soggiorno in Italia sull’arte del maestro spagnolo, un impatto evidenziato dalle numerose opere d’ispirazione classica realizzate nel periodo successivo a quel viaggio; opere concepite ed elaborate in maniera personalissima, come sottolineato dal curatore Olivier Berggruen. Tra le opere provenienti da musei e gallerie (Musée Picasso, Centre Pompidou di Parigi, la Tate di Londra, il MoMa, il Metropolitan Museum, il Guggenheim di New York, il Museum Berggruen di Berlino, la Fundació Museu Picasso di Barcellona ed il Museo Tyssen di Madrid) citiamo “Il Ritratto di Olga in poltrona” (1918), “Arlecchino” (Léonide Massine) (1917), “Natura morta con chitarra, bottiglia, frutta, piatto e bicchiere su tavolo” (1919) e “Due donne che corrono sulla spiaggia” (1922). E poi “Il flauto di Pan” (1923), “Saltimbanco seduto con braccia conserte” (1923), “Arlecchino con Specchio” (1923). “Paulo come Arlecchino” (1924) e “Paulo come Pierrot” (1925). E’ in questi anni che egli matura un’arte moderna e primitiva, e l’esposizione mette in luce il metodo del “pastiche” da lui utilizzato come strumento al servizio del modernismo in un percorso dal realismo all’astrazione. Sono illustrati gli esperimenti condotti da Picasso con diversi stili e generi: dal gioco delle superfici decorative nei collage eseguiti durante la prima guerra mondiale, al Realismo stilizzato degli anni “Diaghilev”, dalla natura morta al ritratto. Come sottolineato da Mario De Simoni, Presidente e Amministratore Delegato di Ales spa: “l’esposizione si presenta come una delle più importanti mostre mai dedicate in Italia a Picasso”. La Ales Spa è coproduttrice dell’esposizione con MondoMostre Skira e con la partecipazione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di cui è direttrice Flaminia Gennari Santori:
A completare il percorso è il grande sipario “PARADE” dipinto da Picasso e per la prima volta esposto a Roma a Palazzo Barberini nel salone affrescato da Pietro da Cortona. Si tratta di una tela lunga 17 metri e alta 11 dipinta dall’artista come sipario per il balletto teatrale ideato da Jean Cocteau. Il balletto “Parade” rappresentato per la prima volta a Parigi al Théâtre du Châtelet il 18 maggio del 1917, era il frutto della collaborazione tra l’impresario Sergej Djagilev, il musicista Erik Satie, il coreografo Léonide Massine e, soprattutto, Picasso, che concepì l’idea del sipario proprio a Roma, durante il suo viaggio in Italia con Cocteau in cerca di ispirazione. Sono anche esposti i bozzetti per le scenografie e i fondali per il balletto “Pulcinella”.
Artista eclettico per tecnica e linguaggio, nel procedere dai periodi blu e rosa alla rivoluzione del Cubismo, per arrivare al sentimento classicista e poi alla metamorfosi degli anni Trenta, fino all’ultimo periodo dove i linguaggio diviene sempre più astratto, Picasso ha saputo indagare a fondo la realtà umana e sociale svelandone a suo modo gli infiniti volti ora tristi e malinconici, ora gioiosi e spensierati; volti che riflettono gli stati d’animo dell’uomo come angosce e paure, sogni e fantasie.
Il CATALOGO DELLA MOSTRA edito da SKIRA riccamente illustrato, riunisce accanto ai testi dei curatori, quelli di alcuni tra i maggiori specialisti di Picasso e dei Ballets Russes, tra cui Cécile Godefroy, Sarah Woodcock e Silvia Loreti.
Silvana Lazzarino
PICASSO. TRA CUBISMO E CLASSICISMO 1915-1925
Scuderie del Quirinale
Via XXIV Maggio, 16 Roma
Orari: dalla domenica al giovedì dalle 10 alle 20.00; venerdì e sabato dalle 10 alle 22.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
INFORMAZIONI: 06/81100256; info@scuderiequirinale.it
CATALOGO Skira editore
Fino la 21 gennaio 2018
Ufficio Stampa: Ales -Scuderie del Quirinale
Nicoletta Ciardullo Cell 39 337 1306538, tel 39.06 48777238
email: n.ciardullo@ales-spa.com
MondoMostre – Federica Mariani
Cell 39 366 6493235 – tel 39 06 6893806
email: federicamariani@mondomostre.it
SIPARIO “PARADE”
Gallerie Nazionali di Arte Antica Palazzo Barberini
Via delle Quattro Fontane, 13 Roma
Orario:: martedì- domenica 9.00-19-00 (la biglietteria chiude un’ora prima), lunedì chiuso.
fino al 21 gennaio 2018
informazioni telefono: 06/68802323; Gan-aar@beniculturali.it
Ufficio Stampa
Maria Bonmassar
Cell 39 335 490311 – tel 39.06.4825370
email: ufficiostampa@mariabonmassar.com