DI SILVANA LAZZARINO e a cura di VITTORIO BERTLACCINI detto COBRA DUE
ATTRAVERSO I RITMI DELLA NATURA L’UOMO RISCOPRE LE EMOZIONI CON L’OPERA DI MAURIZIO PIERFRANCESCHI IN MOSTRA AL MUSEO BILOTTI DI ROMA
I ritmi della natura dove il l’invisibile si nasconde nel visibile, le distese di paesaggi e vedute dove si intrecciano geometrie di forme e colori che fanno parte dell’equilibrio dell’ecosistema, si riscoprono con nuova luce entro l’opera di MAURIZIO PIERFRANCESCHI che indaga il rapporto tra uomo e natura per recuperare l’autenticità e la bellezza di quanto lo circonda tra silenzi e bisbigli, suoni e gridi.
A questo artista, nato a Roma dove vive e lavora, che fin dalla sua prima esposizione nel 1985 presso la Galleria Ferro di Cavallo (Roma) ha riscosso un gran successo esponendo negli anni successivi anche all’estero in diverse città tra cui Mosca, Leningrado, New York, partecipando alla XII Quadriennale d’Arte di Roma, il Museo Carlo Bilotti di Roma dedica una suggestiva mostra che si armonizza perfettamente con lo scenario dell’Aranciera di Villa Borghese.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale –Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l’esposizione “MAURIZIO PIERFRANCESCHI. L’UOMO E L’ALBERO”, a cura di Fabio Cafagna, che si inaugura il 17 ottobre alle ore 18.30, presenta circa una cinquantina di opere dell’artista tra dipinti e sculture a tracciare il suo intero iter artistico dove viene indagato il rapporto/legame tra l’uomo e la natura, tra le architetture e il paesaggio per ricercare possibili evasioni nella stessa natura, ma soprattutto punti di incontro con cui recuperare origini lontane e allo stesso tempo apprezzare la semplicità e bellezza dei quanto è intorno, Uomo e natura, nelle carte, nei legni e nelle tele dell’artista si confondono, trapassano l’uno nell’altra, si rispecchiano, fino a divenire un impasto di colore e materia che, seppur formalmente controllato, ha il dono della spontaneità e della vitalità proprie del vivente. Il trittico di grandi teleri in dialogo con l’insolita architettura che connota il luogo, introduce in questo suggestivo percorso dove il piccolo dipinto “L’uomo e l’albero”, che da il titolo alla mostra, è messo a confronto con un grande pannello in legno sullo stesso tema ripreso trent’anni più tardi e con un autoritratto in terracotta bianca. Riflessioni sul paesaggio e sulla terra di origine- le Marche- sono descritti nel ciclo di lavori su tela disposti al piano terra, dove è a anche presente un nucleo di lavori su cartone e sculture realizzate con materiali di recupero. Attraverso queste opere si entra in una sorta di microcosmi dove si intrecciano elementi eterogenei capaci di combinarsi in perfetto equilibrio diventando complementari. Nel catalogo della mostra edito da Solfanelli (Chieti), sono presenti testi di Fabio Cafagna, Alberta Campitelli, Carlo Alberto Bucci, Enrico Castelli Gattinara e Ruggero Savinio. Tra le mostre pià recenti: “Quattro passi” presso la Temple Gallery di Roma nel 2010, “Senza Specie” nel 2012 in occasione dell’inaugurazione della Galleria Porta Latina di Roma, “Cartoni Animali” nel 2013 presso la Galleria Alda Costa del Comune di Copparo (FE) e nel 2014 la mostra “Umbratilis” alla Temple Gallery di Roma e sempre nello stesso anno partecipa alla mostra “Attorno a Vermeer” presso Palazzo Fava di Bologna e al Premio Vasto curato da Gabriele Simongini.
Silvana Lazzarino
MAURIZIO PIERFRANCESCHI.
L’uomo e l’albero
Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese,
Viale Fiorello La Guardia, Roma
Orario: martedì-venerdì ore 10.00 – 16.00; sabato- domenica ore 10.00 – 19.00
Ingresso gratuito (consentito fino a mezz’ora prima della chiusura)
dal 18 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018
Inaugurazione Martedì 17 ottobre, ore 18.30
informazioni; 060608 (9.00 19.00) www.museocarlobilotti.it