DI SILVANA LAZZARINO e a cura di VITTORIO BERTOLACCINI detto COBRA DUE
GLI ALTRI MONDI DI MASSIMILIANO BARTESAGHI
Capace di cogliere immagini di spazi e luoghi restituite entro una visione nuova a partire da dinamiche differenti, MASSIMILIANO BARTESAGHI fa della fotografia il mezzo privilegiato per raccontare il suo punto di vista e le possibili aperture visive ed emotive con cui filtrare ogni aspetto della realtà e dell’esistenza. Appassionato fin da giovanissimo di fotografia tanto da iniziare a realizzare i suoi primi scatti a soli 9 anni con una Kodak Instamatic regalo della Prima Comunione, si è formato da autodidatta passando alle reflex prima analogiche e poi digitali nel 2005, per giungere alla Canon 5D mark II che utilizza attualmente. Lo studio della fotografia portato avanti negli anni gli ha permesso di procedere con l’indagare quanto a lui intorno senza prediligere un genere particolare, ma lasciandosi guidare dalle emozioni e dalle sensazioni del momento. A questo artista che nei suoi numerosi viaggi tra Roma, Parigi, Berlino, New York, Tokyo ha restituito con una diversa prospettiva gli scenari di queste straordinaria città è dedicata una suggestiva mostra nella cittadina di Anzio dal 29 agosto al 5 settembre 2017 presso gli spazi di Villa Sarsina. L’esposizione, che rientra negli appuntamenti legati al PHOTOFESTIAVAL “Attraverso le Pieghe del Tempo” di cui è direttore artistico la dottoressa Lisa Bernardini, sarà inaugurata il prossimo 29 agosto alle ore 18.30 con il taglio del nastro da parte dell’Assessore Laura Nolfi, GEOMETRIE URBANE, questo il titolo della mostra, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Anzio e curata da Lisa Bernardini Presidente dell’Associazione culturale “L’Occhio dell’Arte”, sarà dal 22 al 25 settembre 2017 allo Spoleto Festival Art in collaborazione con la storica dell’arte Loredana Finicelli.
il percorso espositivo presenta gli scatti di Massimiliano Bartesaghi disposti su pannelli fotografici 40×50 per restituire agli osservatori visioni legate a mondi paralleli riferite proprio alle sopracitate città. Il primo scatto legato a questo ciclo delle “Geometrie Urbane” è quello realizzato da Bartesaghi durante una vacanza a Berlino nel 2005, cui sono seguiti molti altri sempre entro un’ottica particolare con cui rappresenta le diverse architetture urbanne.
Ci si trova di fronte a spazi nuovi eppure visti e conosciuti, dove strade e percorsi metropolitani visitati sono reinterpretati con linee e segmenti geometrici in costante divenire in cui la forza della luce crea continuità e alterazione della visione.
Le immagini degli scatti fotografici restituiscono una lettura libera quasi surreale dove si rinnovano i rapporti tra spazio e profondità: i palazzi alti e svettanti, le microstrutture in prospettiva di labirinti cittadini, le geometrie di interni di metropolitane fanno affiorare quella regolarità geometrica tra visione e illusione che creano stupore e fascino. Il segno periodico di linee decise e squadrate e le geometrie che riempiono lo spazio diventano protagonisti a suggerire un nuovo modo di percepire il rapporto tra piani e spazio. Attraverso questa nuova relazione tra piani e spazio si creano ritmi armonici ed equilibrati proprio come equilibrato e perfetto è l’universo matematico attraverso cui viene restituita una visione trasfigurata della realtà che per certi aspetti ricorda stilemi surrealisti.
Silvana Lazzarino
GEOMETRIE URBANE
Fotografie di Massimiliano Bartesaghi
a cura di Lisa Bernardini Presidente dell’Associazione L’Occhio dell’Arte
Villa Corsini Sarsina- ANZIO
29 AGOSTO- 5 SETTEMBRE
INAUGURAZIONE 29 AGOSTO ORE 18.00
Ingresso libero