Napoli (Campania) 12 novembre 2015

L’incredibile scherzo della pensione…di verginità

La pensione… di verginità. E’ l’ultima, incredibile e divertentissima trovata di Gianluca Manzieri, uno dei “re” indiscussi degli scherzi telefonici alla radio. Spacciandosi per il fantomatico dottor Tersilli, medico dell’Asl, ha chiamato a casa di un’anziana signora e, guidandola nei meandri della finta burocrazia, le ha spiegato (per il tramite della figlia) come fare per “rifarsi la verginità” e riuscire a ottenere, alla veneranda età di 90 anni, una sacrosanta pensione, stavolta non di anzianità, ma per la… verginità mai perduta. All’incredula interlocutrice Manzieri ha consigliato di recarsi dal medico di base per convincerlo a rilasciarle un certificato attestante la verginità ritrovata. “Bastano pochi punti di sutura nelle parti intime, non ci vuole niente”, ha incalzato, prima di suggerirle come fare poi la domanda per ottenere la pensione vera e propria. Un’esagerazione, ovviamente, in un mondo in cui gli scandali delle finte pensioni sono all’ordine del giorno, tanto è vero che alla fine della telefonata Manzieri ha confessato che si trattava di uno scherzo. E chissà che la figlia della signora non ci sia rimasta davvero male. Lo scherzo della finta pensione è uno dei tanti che Manzieri propone nel corso del suo programma, in onda su Radio Marte, l’emittente del patròn Paolo Serretiello, tutti i giorni dalle 16 alle 19. E sì, perchè “Il Mostro”, come ama farsi chiamare da anni (anche parafrasando il titolo di una trasmissione televisiva in cui era il protagonista qualche anno fa), durante la trasmissione si trasforma prima nel “rattuso” vice-preside Fedele, che con una scusa telefona a casa delle mamme dei suoi alunni per fare “acchiappanza”, poi nell’impiegato comunale che, in occasione della “festa dei cornuti”, a San Martino, l’11 novembre, chiama per fare gli auguri a tutti i concittadini, e poi nel medico della mutua, nel figlio di papà, nel Sindaco di questo o quel paesino, nell’avvocato sado-maso, nell’impiegato comunale o del ministero, nel vecchio amico di famiglia, nell’uomo in cerca di moglie, nel super-eroe che deve salvare la terra dal pericolo, in Padre Giuseppe e tanti altri personaggi che ormai sono diventati veri e propri “cult”. Gianluca Manzieri, comico, dj e show-man di razza, nei giorni precedenti la recente visita del Papa a Napoli, telefonò in diretta a numerosi commercianti posizionati lungo il percorso che il Santo Padre avrebbe dovuto seguire da Secondigliano al centro, e spacciandosi per un funzionario della Questura, li convinse che il Papa si sarebbe fermato proprio da loro a mangiare una pizza, zeppole e panzarotti (“e non chiedetegli il conto”, disse alla fine…) o a comprare un nuovo paio di occhiali o a prenotare una statua di gran valore, fino a mangiare un panino con il kebab. Manzieri, 45 anni e una carriera ultraventennale alle spalle, fatta di tanta gavetta, è stato davvero un antesignano degli scherzi telefonici, imitato poi da tanti colleghi, anche più famosi. Nel corso degli anni è diventato più “buono”, e alla fine delle finte telefonate spesso svela ai “polli” caduti nella rete che si trattava di uno scherzo. Seguitissimo da una marea di affezionati ascoltatori che vanno nel panico quando la trasmissione non va in onda e lo seguono indipendentemente dalla radio che lo ospita, Manzieri di radio ne ha girate tante. Ovunque, scherzi, gag, battute, imitazioni. E’ lui l’uomo degli scherzi telefonici. “Li ho inventati io -si vanta spesso in diretta-. Tutti gli altri sono venuti dopo di me”. Da antologia quando si spaccia poi per il medico specializzato nelle visite più che domiciliari, addirittura…a distanza. E così via a colpi di tosse, a diagnosi di raucedini, a prescrizioni di inesistenti ma verosimili medicinali d’emergenza che tutti, ma proprio tutti, corrono subito a cercare in farmacia per poi accorgersi di essere caduti nella trappola radiofonica di quello che di lì a poco si trasforma, dalle 18 alle 19, nel Dj Pandemonio, per la gioia di coloro che continuano ad amare la musica degli anni ’80 e ’90, una musica che Manzieri continua a trasmettere rigorosamente “in vinile” sfruttando la sua sterminata collezione discografica. La gente lo segue, così come lo seguono i “pazzi” (come li chiama lui) che si fermano a ballare al ritmo della sua musica nella piazzola della Tangenziale di Napoli di fronte agli studi di Radio Marte, e che il conduttore saluta in diretta. “Simpatici, divertenti, ma non volgari”, chiede ai suoi ascoltatori prima di aprire lo spazio alle eventuali telefonate in diretta. Ci tiene, Manzieri, a che in trasmissione non si degeneri nella volgarità. “Ci sono i bambini -ama ripetere-“. E i bambini, come i grandi, lo amano anche per questo.