E’ stata una festa, come al solito. Comicon, giunto ormai alla diciassettesima edizione, ha chiuso i battenti alla Mostra d’Oltremare, in un tripudio di folla, con circa centomila biglietti venduti in quattro giorni. Il Salone Internazionale del Fumetto è stato, come sempre, un grande happening. Affollatissimi i padiglioni, è stato come trovarsi al centro di un enorme video-gioco, con migliaia di personaggi a fare da contorno, i cosiddetti “cosplay”, giovani e meno giovani vestiti come i propri eroi preferiti. Costumi bellissimi e costosi in un trionfo di fumetti giapponesi, anime o manga, che dir si voglia, ma anche di mostri, principi, principesse e super-eroi. E poi folla, gente, confusione, caldo, allegria. Insomma, di tutto e di più, a partire dai bagarini, dai parcheggiatori abusivi e dal solito caos che caratterizza tutti gli eventi che si organizzano alla Mostra d’Oltremare e che richiamano una marea di persone. In tanti, tra i visitatori, non ce l’hanno fatta a visitare tutti gli stand, e qualche espositore, specialmente tra i privati, si è lamentato per gli spazi troppo angusti avuti a disposizione a fronte di un costo troppo elevato.
Grande successo per le locandine cinematografiche di Alberto Bruno, per l’intramontabile stand di Topolino, per quello di Diabolik, per i videogiochi ultramoderni e per Tony Tammaro, che ha presentato il suo nuovo disco ed è stato una delle star della manifestazione. Una festa, insomma, per migliaia di giovani che hanno fatto a gara per diventare come gli eroi dei propri fumetti preferiti. In giro per gli affollatissimi e assolatissimi giardini (che caldo, domenica) si potevano incontrare Charlot, Gesù, Actarus, Biancaneve, Malefica, Dylan Dog ed Eva Kant. L’appuntamento è già fissato per la diciottesima edizione, nel 2016.
Finisce Comicon: un trionfo per il Salone del Fumetto
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