I fiorai, si sa, aspettano il giorno della commemorazione dei defunti come i pescivendoli aspettano la vigilia di Natale. “Grazie al 2 novembre –dice uno di loro, fuori al cimitero di Poggioreale- campiamo quasi tutto l’anno. A parte il mese di maggio, quando c’è la festa della mamma, questo è il periodo in cui guadagniamo quello che ci basta per vivere nei mesi a venire”. Eppure, a sentirli, nonostante la folla di questi giorni, la crisi c’è, eccome, anche per loro. A Poggioreale la folla è tanta, eppure non tutti i venditori di fiori sono contenti. “Non è più come tanti anni fa -spiega Sergio, fioraio storico-. I visitatori del camposanto diminuiscono sempre di più, e se poi consideriamo che molti defunti vengono cremati…”. Sergio vende fiori fuori al cimitero da oltre 40 anni, e la sua postazione, proprio davanti al cancello principale, sembra proprio la più redditizia. E invece sembra che non sia così. “Non facciamo neppure più le cosiddette nottate –continua- prima del 2 novembre, tanto non ce n’è assolutamente bisogno”. Di notte, in effetti, a vigilare sui banchetti e sui vasi, restano solo un paio di persone, pagate dai vari fiorai della zona, che si auto-tassano con 10 euro per pagarlo. Il coro di lamentele è unanime. Enzo, altro fioraio ultraventennale, ce l’ha col col mondo intero: “Facciamo la guerra tra poveri –dice-, e se io vendo i fiori a un euro, il vicino li vende a 90 centesimi e via dicendo. La colpa è pure dell’ANM, che ha tagliato le corse dei mezzi pubblici diretti a Poggioreale, per non parlare della Polizia Municipale, che di continuo ci verbalizza per questa o quella contravvenzione”. Insomma, nessuna categoria riesce a resistere sotto i colpi di una crisi che sta facendo migliaia di “vittime”, anche tra gli ambulanti. “E’ finita –si sfoga una signora che pure vende fiori-. La gente non compra più come prima”. Eppure, sulle bancarelle ci sono anche “pezzi” pregiati, fiori costosi. “Lo ripeto anch’io: nessuno compra più. A stento rientriamo dalle spese –conclude Enzo-. E peccato che il 2 novembre viene una sola volta l’anno”.
C’è crisi anche per i fiorai. 2 novembre in sordina
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