Parcheggio? Macchè, una vera e propria discarica a cielo aperto. E’ così che è stata ridotta la zona antistante l’ippodromo di Agnano, da tempo luogo preferito da chi i rifiuti non sa e non vuole proprio gettarli dove devono essere regolarmente gettati. Nell’indifferenza generale, sono stati creati due grossi cumuli di rifiuti. Nel primo ci sono enormi sacchi neri pieni di pietre e fogliame oltre a pezzi di mobili e legname vario, nel secondo, a pochi metri di distanza, ci sono numerosi paraurti di automobili, oltre a vari pezzi di carrozzeria. E poi cassette di frutta, pannolini usati, bottiglie di plastica e vetro, televisori e la carcassa di un gattino morto chissà da quanto tempo. Di fronte ai due cumuli, quasi vicino all’ingresso dell’ippodromo, tre vecchi e sgangherati divani abbandonati assieme a un mobiletto. Insomma, il solito campionario di rifiuti delle tante discariche abusive che in città sorgono ad ogni angolo di strada. Qualcuno che frequenta l’ippodromo se la prende con l’Asìa, l’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti in città, i cui mezzi e i cui uomini stazionano spesso proprio nel parcheggio-discarica di Agnano.
Paraurti, mobili e un gatto morto nella discarica di Agnano
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