– La seconda edizione del Festival della Memoria si è aperta, in occasione della Giornata della Memoria, con il vernissage dell’opera “Unfolding the Aryan Papers”. Un’eccezionale installazione multimediale delle artiste inglesi Jane e Louise Wilson, ispirata e tratta dagli archivi del grande regista Stanley Kubrick, dai suoi “appunti” per un film mai realizzato sull’Olocausto.
Con l’apertura ufficiale di questa installazione multimediale, ospitata per in anteprima nazionale al MAV di Ercolano, è stato inaugurato il Festival della Memoria, organizzato dalla Fondazione Cives/MAV, che comprenderà, anche per l’edizione 2016, un ricco programma di eventi fino al 23 marzo.
Al vernissage dell’opera “Unfolding the Aryan Papers” sono state presenti anche le sorelle Jane e Louise Wilson. Le due artiste hanno dato vita ad un’opera in grado di proiettare il visitatore nel mondo di Kubrick grazie al suggestivo allestimento multimediale.
La giornata di riflessione, dedicata anche alle scuole che ha visto la collaborazione dell’istituto “A. Tilgher” di Ercolano, la partecipazione di tutti i docenti , tra i quali il Prof. Aratro, e del Dirigente scolastico Prof. Giuseppe Montella unitamente al Direttore del MAV Ciro Cacciola, è stata caratterizzata anche dalla proiezione di un estratto dalle immagini di “German Concentration Camps Factual Survey”, uno straordinario documentario realizzato nel 1945 da una squadra cinereporter inglesi e al cui montaggio contribuì Alfred Hitchcock.
«Il Festival della Memoria – spiega il curatore e direttore del MAV Ciro Cacciola – è nato con l’obiettivo
di riscoprire e valorizzare la vocazione di una città sede d’uno dei più importanti siti UNESCO della
Campania. Momenti di riflessione, attraverso varie attività e ospiti internazionali, che raccontino il
Mediterraneo e la storia attraverso la quale si scrive il futuro. La memoria declinata attraverso i codici
contemporanei, l’immaginazione del futuro nata dalla conoscenza delle radici».
L’installazione Unfolding the Aryan Papers, oggi per la prima volta Italia e che ha aperto appunto l’edizione 2016 della rassegna, fu commissionata da ‘Animate Projects’ ed il British Film Istitute in collaborazione con l’Archivio Stanley Kubrick e la University of the Arts London. «Kubrick – si sottolinea in una nota della redazione del giornale e portale (Tutta n’ata storia) dell’ I.I.S “A. Tilgher” – avrebbe voluto trarre un film all’inizio degli anni ’90 dal titolo stesso ‘Aryan Papers’, dal romanzo ‘Bugie di Guerra’ di Luis Begley, ma l’uscita di “Schindler’s List” di Steven Spielberg nel ’93, provocò un rinvio da parte dei produttori della Warmer probabilmente dovuto ad un ripensamento del regista. Il cortometraggio delle sorelle Wilson racconta l’esperienza dell’attrice Jhoanna ter Steege, scelta da Kubrick per interpretare il ruolo principale del film, quello della giovane Tanya che attraversa l’Europa dell’Est durante il regime nazista, cercando di sfuggire alla cattura per proteggere suo nipote Maciek. Le scene che raccontano l’esperienza di Jhoanna sono state girate nell’attualità, quindici anni dopo la progettazione del film e ispirandosi alle immagini originali realizzate da Kubrick. Dopo otto mesi di attesa l’attrice ricevette delusa la notizia del rinvio del film, ma grazie al lavoro delle sorelle Wilson, ha potuto rivivere, raccontare e commentare stati d’animo ed eventi di quel periodo, attraverso la ricostruzione dello straordinario materiale di archivio di Stanley Kubrick dedicato al film sull’Olocausto.»