Messina, 30 novembre 2014 – Si è chiusa questa sera al Monte di Pietà la mostra “Neo figurativo informale” dei due artisti messinesi Antonello Arena e Alessandra Lanese che ha avuto un notevole afflusso di visitatori e amanti dell’arte. Entrambi docenti dell’Accademia di Belle Arti di Messina, un binomio ormai consolidato negli anni che continua a girare per il mondo.
Antonello Arena ritorna a fare il pittore riportando sulle sue tele le grandi città americane. I suoi quadri istintivamente sembrano fotografie ma volgendo lo sguardo sulle sue opere si vedono lentamente mutare i suoi paesaggi fotografici americani in opere pittoriche che emanano un fascino particolare come il ponte di Brooklyn o Città del Capo vista dall’alto . Una strada che sta iniziando a percorrere dando una visione dei suoi paesaggi completamente diversa a chi non è abituato a vedere il mondo dalle nuvole. Nel 2013, ricorda Massimo Troisi a Salina con la scultura “Oltre il tempo”. Il suo sogno nel cassetto è quello di andare a vivere in America.
Alessandra Lanese continua, con la sua tecnica mista, a farci vedere il suo mondo attraverso il suo stato d’animo che riporta sulle sue tele. Il porto con la Madonnina tra la nebbia, treni sbuffanti, aerei tra riflessi di luci e cupole di chiese che li rendono prigionieri dei suoi sogni sfumati. Anche Alessandra Lanese presenta per la prima volta due ritratti a grandezza naturale, due quadri non ultimati, con visi particolari e due sguardi tristi ma belli. Il più bello il suo autoritratto che, basta guardarlo, per capire lo stato d’animo dell’artista quando dipinge e il suo modo di essere. Nel 2003 con Antonello Arena espone “Le pietre sono parole” a cura di Lucio Cabutti al Monte di Pietà di Messina ed in varie città e musei italiani. Nel 2006, prende parte alla Biennale Internazionale di fotografia a Brescia a cura di Ken Damy e sempre nel 2006 la sua ricerca pittorica e il suo interesse si rivolgono alle “visioni” ed al “divenire”.
Pippo Lombardo