Messina all’indomani del Terremoto del 1908.
Alla presenza del Presidente dell’Assemblea Regionale on. Giovanni Ardizzone, del Generale Marco Tuzzolino Comandante della Brigata Meccanizzata “Aosta” di Messina e del Prof. Vincenzo Caruso Direttore del Museo Forte Cavalli si è inaugurata, presso il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, la Mostra storico-fotografica: “Messina all’indomani del Terremoto del 1908. I Baraccamenti Militari degli Orti della Maddalena”, realizzati dal Genio Militare per l’acquartieramento dei 20.000 soldati, mobilitati in soccorso delle popolazioni colpite dal tremendo sisma.
Dopo il saluto del Presidente del Teatro Maurizio Puglisi, del Generale Marco Tuzzolino e del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana on. Giovanni Ardizzone, si è svolta la Conferenza, curata dal prof. Vincenzo Caruso, Direttore del Museo di Forte Cavalli e dal capitano Fausto Furnari, ufficiale del 4° Reggimento Genio di Palermo, durante la quale sono state illustrate le modalità di costruzione degli splendidi Chalet in legno realizzati presso l’area denominata “Gli Orti della Maddalena” e gli interventi del Genio Militare in favore delle popolazioni colpite da calamità naturali, con particolare riferimento alla Sicilia. I lavori sono stati coordinati dal Ten. Col. Angelo Vesto.
Era presente una numerosa rappresentanza dei Licei Scientifici Archimede e Seguenza di Messina accompagnati dai loro professori.
La mostra fotografica è stata curata dal Comando della Brigata “Aosta” e dal Museo Storico di Forte Cavalli.
Note storiche – La mobilitazione di oltre 20.000 militari dell’Esercito in soccorso delle popolazioni vittime del terremoto Siculo – Calabro del 28 dicembre 1908, rappresenta il primo intervento di Protezione Civile strutturata, avvenuto in Italia dalla sua Unificazione.
Sin dal gennaio del 1909 il Comando di Stato Maggiore dell’Esercito, diffuse ordini operativi per mobilitare gran parte delle unità militari presenti sul territorio nazionale, in soccorso delle popolazioni terremotate.
Complessivamente furono impegnati: 55 Reggimenti di Fanteria, il 1° Reggimento Granatieri, 4 Reggimenti di Bersaglieri, 7 Reggimenti di Alpini, 3 di Artiglieria, 5 del Genio oltre all’intera Brigata Ferrovieri.
Le Brigate Brescia, Livorno, Napoli, Torino, Venezia, Verona, Salerno, Regina, Cremona, Pisa, Pistoia, Bologna, Ferrara, Parma, Sicilia, Ancona, Roma, Basilicata, Messina, Granatieri di Sardegna, Bergamo, Aosta e i Reggimenti del Genio, degli Artiglieri e degli Alpini, si avvicendarono, alternandosi, per prestare il loro servizio nelle zone colpite dal sisma.
A questi raggruppamenti si unirono consistenti reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che, oltre a collaborare nell’azione di soccorso, si distinsero anche nell’assolvimento dei loro compiti istituzionali.
Pippo Lombardo