Ad Agliana ,più precisamente nella frazione di Spedalino c’é un signore che sin da piccolo manifestava una passione sfrenata nella lavorazione del legno. La sua creatività e l’amore per il legno, entrambi iniziati nell’immediato dopoguerra, quando trovò gli attrezzi di nonno Ferdinando; si trattava di oggetti semplici e rudimentali, che nelle famiglie contadine servivano per realizzare zoccoli e strumenti in legno per la vita di tutti i giorni. Con questi ebbe da bambino il suo primo approccio al legno, cimentandosi nella costruzione di gabbie per merli: «Se arrivavo all’ultima stecca e la gabbia non era venuta come volevo io, ci “mettevo un piede sopra” e ripartivo da capo» dice fiero Nerucci. La creatività cominciava così a ribollire nel giovane Giancarlo tanto che, sempre da ragazzo, realizzò da solo un trapano alimentato a mano, per aiutarsi nel lavoro.Per tutta la vita ha coltivato questo rapporto privilegiato con il legno, che rimane a tutt’oggi l’unico materiale utilizzato. Guardandolo e toccandolo, si lascia trasportare dalle curvature, dai nodi, della consistenze, abbandonandosi così alla magia delle creazione: «Io guardo il legno e cerco di capire quale forma ci può venire fuori;» specifica Nerucci «poi lo aiuto, togliendogli l’eccesso o aggiungendo quanto basta per far venire fuori la scultura» *fonte / Noi di qua trimestrale Quarrata Montale Agliana
Agliana (Pt) L’ARTE SCULTOREA DEL LEGNO
Pubblicato in Arte e Cultura |