Pistoia (Toscana) 23 aprile 2016

Popiglio (Pistoia) AL PONTE DI CASTRUCCIO..

Il Ponte di Castruccio fu riedificato nel 1317 da Castruccio Castracani,appena divenuto Signore di Lucca, di parte Guelfa,e quindi perennemente in guerra con i Ghibellini Pistoiesi.
Il ponte in realtà costruito in età romanica, nello stesso periodo delle torri di Popiglio e della fortezza fu ricostruito da Castruccio dopo le furiose lotte avvenute proprio su di esso nel ‘3oo(tra cui la battaglia della Domenica delle Palme nel 1302),che lo ridussero in poco più che macerie.Il ponte si trova a Lolle, in provincia di Pistoia, per raggiungerlo si esce dall’autostrada A11 (Firenzemare) a Pistoia e si seguono le indicazioni per l’Abetone (ss 66) sino alla località Piastre, lì si svolta a sinistra, in direzione S. Marcello, lungo la ss 633, su quella strada si trovano le indicazioni per Lolle, una piccola stradina in discesa sulla sinistra che arriva vicino al fiume Lima, lì si lascia la macchina e si prosegue a piedi verso il fiume.Il ponte è realizzato con una volta a tutto sesto in muratura a corsi sub-orizzontali con ciottoli fluviali e pietrame erratico, l’altezza della volta e il gioco di pendenze della strada che lo sovrasta fa pensare che il ponte dovesse servire a coprire il forte dislivello tra i due punti di attacco del ponte, in modo da rendere il più agevole possibile il passaggio con carri. Sulla riva sinistra del fiume si trovano due edifici detti ‘le due dogane’, essi, al tempo di costruzione del fiume, controllavano il traffico di merci e persone tra Lucca e Pistoia.Passeggiando per le strade della città di Pistoia e sollevando lo sguardo si notano sulle facciate di alcune chiese e palazzi delle curiose sculture che raffigurano teste umane.

Una delle più interessanti è quella che compare sul pilastro destro del portale maggiore dell’antica pieve di Sant’Andrea, magnifico esempio di romanico pistoiese, che raffigura il più nefasto traditore di Pistoia, Filippo Tedici.La sua storia si lega a quella della città di Pistoia nel XIV secolo, infatti Filippo Tedici altri non era se non il nipote di Ormanno Tedici, Capitano del Popolo e Signore di Pistoia dal 1322 al 1324.

Ormanno Tedici, ricco e rinomato abate benedettino, si distinse in città durante il periodo della guerra contro Castruccio Castracani, Signore di Lucca.

Egli, che faceva parte del cosiddetto “partito della tregua”, promosse una politica di tipo moderato. Infatti, fu colui che assunse il ruolo di mediatore tra le due città litiganti di Pistoia e Lucca, e questa sua posizione gli permise di ottenere l’appoggio dei pistoiesi che lo nominarono Capitano del popolo nel 1322.

Il fiero condottiero Castruccio Castracani, dopo anni di razzie, accettò la tregua proposta dal Tedici che venne quindi nominato Signore di Pistoia.

Durante gli anni del suo potere, il Tedici assicurò ai territori pistoiesi un periodo di pace e prosperità, tenendo testa alle due grandi potenze di Lucca e Firenze e schierandosi all’occorrenza con l’una o con l’altra. Quando Firenze si accinse a conquistare Carmignano, chiese aiuto ai lucchesi, mentre quando Lucca si interessò ai territori della Lima, chiamò in soccorso i fiorentini.

La politica dell’abate Ormanno non fu mai dispotica ed egli fu molto amato dai pistoiesi. Tuttavia il suo mandato durò solo fino al 1324 quando fu spodestato dal nipote Filippo Tedici, che vendette la città di Pistoia ai lucchesi in cambio di 10.000 fiorini d’oro, del vicariato della città e della mano della figlia di Castruccio Castracani, Dialta.

Tre anni più tardi, dopo la morte del condottiero Castruccio, Filippo Tedici fu esiliato dalla città, ma non si dette per vinto e tentò una congiura contro i Guelfi che comandavano la città di Pistoia.

ll suo piano non andò a buon fine e fu costretto a scappare ancora una volta e a rifugiarsi a Popiglio, sulla montagna pistoiese, dove venne raggiunto e decapitato nei pressi del ponte detto di Castruccio ( il ponte fu costruito da Castruccio Castracani sul fiume Lima che segnava il confine tra Lucca e Pistoia)

La testa di Filippo Tedici fu portata in trionfo in città, fu scolpita e posta sulla facciata della chiesa di Sant’Andrea per ricordare a tutti i pistoiesi la sorte alla quale sarebbero stati destinati i futuri traditori. Vi sono altri 4 luoghi dove é scolpita la testa del Tedici FACCIATA DEL PALAZZO COMUNALE,IN VIA DELLE MURA DI SAN PIERINO (Porta Lucchese) VIA BORGO STRADA, CANTO DE’ROSSI.