I dipendenti di Camera e Senato torneranno presto a incassare i loro stipendi d’oro, anche superiori al famoso tetto dei 240mila euro riservato ai dipendenti pubblici d’Italia messi a dieta dal governo Renzi: dal primo gennaio 2018 avremo ancora barbieri e uscieri da 136mila euro l’anno, elettricisti da 156mila euro e consiglieri parlamentari da ben 358mila euro l’anno, vale a dire stipendiati più di Mattarella o della Merkel.
Fine dell’austerity. A dicembre scade la stretta triennale per i dipendenti e in vista non c’è nessuna proroga. Così il centralinista e l’usciere torneranno a prendere 136mila euro l’anno anziché 99mila, l’informatico 152mila anziché 106.
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