La presenza di Ostreopsis ovata, secondo i rilievi dell’Arpacal, non ha raggiunto valori allarmanti.
SAN LUCIDO (CS) – Per la prima volta, in tanti anni di monitoraggio, fa la comparsa sulla costa tirrenica cosentina, caratterizzata sinora dall’assenza di microalghe potenzialmente tossiche, l’alga denominata Ostreopsis ovata. Una novità scientifica per il territorio che non desta alcuna pericolosità. L’alga che sino al luglio del 2015 era totalmente assente sul Tirreno cosentino è stata individuata dal laboratorio bionaturalistico del Dipartimento Provinciale di Cosenza dell’Arpacal nel comune di San Lucido, nel tratto di mare denominato “Lo scoglio”. La sua presenza non è allarmante, essendo in bassa quantità. “I risultati del monitoraggio – conferma il dirigente del laboratorio bionaturalistico dell’Arpacal di Cosenza Giuseppina Fiumanò – saranno raccolti nel rapporto finale “Monitoraggio e sorveglianza delle alghe potenzialmente tossiche della Regione Calabria”, annualmente pubblicato dalla nostra Agenzia”.
COS’E’ L’OSTREOPSIS OVATA E CHE EFFETTI HA SUL CORPO UMANO
L’Ostreopsis ovata è una microalga tropicale, potenzialmente tossica, presente anche nei nostri mari come nel resto del Mediterraneo. La sua fioritura è stata associata a disturbi respiratori e febbre osservati a partire dal 1998 in Toscana, Liguria, Puglia, Lazio e Sicilia. Il contatto avviene tramite l’inalazione di tossine prodotte dall’alga o di frammenti di cellule di Ostreopsis presenti nell’aerosol marino. Quando presente in quantità massicce nelle acque può causare nei bagnanti tosse, faringite, cefalea, nausea, raffreddore, congiuntivite, vomito e dermatite. Sintomi che si presentano dopo due – sei ore dall’inalazione e tendono a svanire dopo ventiquattro/quarantotto ore.