Salerno (Campania) 27 luglio 2014

Ornella Muti Madrina Alla Chiusura Di Giffoni 2014

Ospiti: MARCO PALVETTI – LUCA ARGENTERO – PAOLO CONTICINI

L’attrice romana: “Io, attrice fortunata per aver lavorato con i grandi del cinema”
“Siamo tutti splendidamente differenti, ma ci impegniamo ugualmente a essere omologati. Ognuno di noi ha il proprio percorso e, di conseguenza, l’obbligo di sperimentare per capire, comprendere verso cosa mirare per poter divenire veramente se stesso. Ho sempre vissuto nutrendo un grande rispetto verso tutti”. Attrice per passione e antidiva per vocazione, l’etera Ornella Muti ha allietato la Cittadella del Cinema del Giffoni Film Festival con tutto il fascino della sua personalità. Presente nelle vesti di madrina di questa 44esima edizione, l’ideale femminile di alcune delle pellicole più note nell’immaginario comune ha ripercorso le tappe salienti di un percorso professionale difficilmente emulabile.
“Mi reputo una donna veramente molto fortunata, soprattutto per la consapevolezza di essere nata artisticamente in un periodo in cui il cinema non era ancora così tristemente lacunoso e vacuo”, ha aggiunto la musa di tanti mostri sacri della cellulosa. “Ho avuto l’onore di essere parte di un circuito straordinario, in cui ancora esistevano registi desiderosi di osare, in cui i produttori avevano ancora un ruolo portante nella produzione filmica di una nazione. Oggi le cose sono molto cambiate, il nostro panorama cinematografico è sempre più traballante e le persone sembrano preferire la visione di una fiction piuttosto che di un bel film, di un progetto certamente più meritevole di attenzione e dibattito”.

L’attrice, poi, si è soffermata anche sul suo ruolo di madre: “La famiglia per me – ha detto – è la cosa più importante che esista. E’ stato difficile, comunque, conciliare i ruoli di madre e donna che lavora. Io, almeno, ho avuto la fortuna di poter portare con me i miei figli quando ero sul set. Non sempre è così facile. Si deve, spesso, scendere a compromessi”.

Interrogata infine sui progetti del suo futuro artistico, la splendida compagna scenica di attori indimenticati ha glissato con la sua innata eleganza. “Oggi, a distanza di quasi un ventennio, ritorno come ospite in uno dei festival cinematografici per antonomasia Sono ancora più contenta perché per metà sono napoletana e quindi la mia è anche una scelta dettata dal cuore e dalle mie origini. Alla luce degli strani disegni del destino, il futuro – conclude – mi appare sempre più un interrogativo affascinante e misterioso”.

MARCO PALVETTI nasce a Pollena Trocchia (NA) il 23 aprile 1988.
Fin da piccolo partecipa a diverse rappresentazioni teatrali amatoriali che insieme allo sport, su tutto calcio e rugby, sono i pilastri della sua adolescenza.

Tra il 2005 e il 2007 frequenta per due anni il corso di recitazione cinematografica Cinemafiction. Nel 2005 lavora in tv ne La Squadra. A 18 anni si trasferisce a Roma dove frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e nel 2010 si diploma come allievo attore. Lavora fra gli altri con Luca Ronconi, Lorenzo Salveti, Eimuntas Nekrosius, Valerio Binasco, Michele Placido, Nicolaj Karpov, Lilo Baur, Wyn Jones, Sergio Rubini.

In questi anni interpreta numerosi personaggi (spesso nel ruolo di protagonista) in spettacoli teatrali, cortometraggi internazionali e letture radiofoniche.

Nel 2013 è socio fondatore della compagnia teatrale under 35 BLUTEATRO, a Roma.
Nel 2014 è protagonista della serie televisiva Gomorra – La Serie (SKY), dove è diretto da Stefano Sollima e Claudio Cupellini.

Sarà impegnato nella stagione autunno/inverno 2014 nella ripresa della tournée teatrale dello spettacolo di successo Nuda Proprietà, di Lidia Ravera con Lella Costa e Paolo Calabresi, per la regia di Emanuela Giordano.
Parte integrante del suo percorso formativo sono tuttora la letteratura, la filosofia e lo sport.
Marco Palvetti ama il suo “lavoro”.

LUCA ARGENTERO nasce a Torino il 12 aprile 1978. Dopo gli studi liceali, inizia a lavorare come barman in una discoteca pur senza mai interrompere gli studi universitari che lo porteranno, nel 2004, alla laurea in Economia e Commercio. È la cugina Alessia Ventura, nota showgirl, a iscriverlo ai casting della terza edizione del reality show Il Grande Fratello, in onda su Canale 5. Seppur non uscito vincitore dalla “casa” più famosa della tv, riesce comunque a impressionare il pubblico, complice anche la sua bellezza. Così, dopo una serie di ospitate televisive, la rivista ‘Max’ gli offre di posare senza veli per un calendario:  intraprende così la professione di modello. I primi passi nella recitazione sono legati alla televisione e in particolare alla miniserie Carabinieri (2005-2007), in cui veste i panni di Marco Rosi.
Dopo aver partecipato al cortometraggio Il quarto sesso (2006) di Marco Costa e Marcello Percalli con Gaia Bermani Amaral, Claudio Santamaria e Myriam Catania, partecipa al provino per una delle fiction della serie Crimini. Seppur scartato per il progetto, il videotape segna per lui un punto di svolta finendo nelle mani del regista Ferzan Ozpetek che così lo scopre (ignorando, come da lui stesso dichiarato più volte, la sua partecipazione al reality show) e lo impone nel suo film Saturno contro (2006). Accanto ad attori come Stefano Accorsi, Margherita Buy, Ambra Angiolini, Serra Yilmaz, Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari, Filippo Timi, Milena Vukotic, Luigi Diberti e Lunetta Savino, Luca Argentero debutta nel cinema italiano, senza staccarsene più.
Nel 2006, Francesca Comencini lo sceglie per A casa nostra con Luca Zingaretti, Valeria Golino, Giuseppe Battiston e Laura Chiatti e a seguire accetta la sua prima parte da protagonista, seppur televisiva, nella miniserie La Baronessa di Carini (2007) di Umberto Marino con Vittoria Puccini ed Enrico Lo Verso. Curiosamente va verso un nuovo ruolo omosessuale, quello di Piero in Diverso da chi? (2009), ragazzo impegnato nella corsa alle elezioni del suo paese come sindaco e che si ritrova al centro di un comico triangolo fra Claudia Gerini e Filippo Nigro. L’interpretazione gli vale la prima candidatura al David di Donatello. Nel 2009, interpreta Libero, un operaio della Fiat nel 1968 che lui definisce “Che Guevera de noartri”, nel film di Michele Placido Il grande sogno. Del 2010 è la partecipazione alla commedia di Luca Lucini La donna della mia vita, dove contende ad Alessandro Gassman la bella Valentina Lodovini. Nel 2010 ottiene una parte (è una guida turistica italiana) nell’internazionale Mangia Prega Ama, con Julia Roberts e Javier Bardem, per poi essere protagonista della fiction Tv Tiberio Mitri il campione e la miss. L’anno successivo è protagonista anche di C’è chi dice no di Giambattista Avellino e del sequel Lezioni di cioccolato 2,  ed è uno dei doppiatori della versione italiana del film d’animazione Hop .
Nel 2012 prende parte a diversi progetti, tra cui Il cecchino di Michele Placido, E la chiamano estate di Paolo Franchi, e il nuovo film di Fausto Brizzi Pazze di me. Insieme ad Enrico Brignano, sostituisce gli storici conduttori del programma Le Iene, Luca e Paolo, al fianco di Ilary Blasi, che invece viene riconfermata. Sempre nel 2012 prende parte alle riprese dell’adattamento cinematografico dell’omonimo libro di Alessandro D’Avenia, Bianca come il latte, rossa come il sangue, in cui interpreta la parte del “Sognatore”, il professore punto di riferimento del protagonista. 
Nel 2013 torna protagonista nei panni di un burbero investigatore nel thriller di Marco Risi Cha cha cha e nella commedia di Luca Miniero Un boss in salotto. Tra il 2013 e nel 2014 partecipa, insieme a Gabry Ponte e Sabrina Ferilli, all’edizione serale di Amici di Maria De Filippi come giurato.
Sul grande schermo lo rivedremo ad ottobre in Fratelli Unici, l’ultima pellicola del regista Alessio Maria Federici: una commedia dolce amara che muove dalla storia di due fratelli, Pietro e Francesco, interpretati rispettivamente da Raoul Bova e Luca Argentero.

PAOLO CONTICINI nel 2009 si era trovato alle prese con una platea molto esigente: la giuria del Giffoni Experience. Nel 2014 l’attore di tanti film natalizi e della fiction Provaci Ancora Prof., Paolo Conticini, torna nella Cittadella del Cinema per la cerimonia di chiusura della 44esima edizione. Attratto fin da giovanissimo dal mondo dello spettacolo, Conticini, classe 1969, inizia la sua carriera come modello. Si mantiene facendo il disegnatore per una ditta d’arredamento e grazie alla gestione di una palestra, ma quando il cinema lo chiama non ci pensa due volte, abbandona l’impresa per dedicarsi alla recitazione. Siamo nel 1995 quando viene preso per interpretare una piccola parte in Vacanze Di Natale ’95 di Neri Parenti, dove incontra Christian De Sica, che considera il suo mentore. Prosegue una proficua collaborazione con De Sica, che lo scrittura in Uomini Uomini Uomini (1995), 3 (1996) e Simpatici e Antipatici (1998).
Dopo il ruolo di un agente nell’esilarante Viaggi di Nozze (1995) di Carlo Verdone, ritorna a lavorare con la ditta specializzata in pellicole da festa: lo vediamo in Paparazzi (1998), in Vacanze di Natale 2000 (1999) e in Bodyguards (2000). Ci sono anche le pellicole Natale sul Nilo (2002) e Natale in India (2003), ennesime commedie capitanate dalla coppia Boldi-De Sica.
Con il 2002 approda alla fiction televisiva con Lo Zio d’America (di cui verrà realizzato un seguito nel 2006), serie tv che gli permette di raggiungere una notorietà ancor maggiore. In questo settore colleziona ruoli importanti: forma un travolgente trio con Christian e il figlio Brando De Sica in Attenti a Quei 3 (2005), compare nel drammatico film tv A Casa di Anna (2004) di Enrico Oldoini e diventa un maresciallo in Ricomincio da Me (2005) di Rossella Izzo. Ma non solo. È soprattutto con il ruolo fascinoso di Gaetano Berardi in Provaci Ancora Prof., in onda sulla Rai dal 2005, che conquista definitivamente il pubblico televisivo.
Pur occupandosi soprattutto di televisione, non trascura il cinema che lo vuole in The Clan (2005), e il teatro che lo richiede nello spettacolo Parlami di Me. Ormai protagonista fisso dei cinepanettoni, non manca all’appello in Natale A Rio (2008), film che festeggia i 25 anni della nascita del filone cinematografico, questa volta tra i lussi e gli equivoci della città brasiliana.