Foggia (Puglia) 09 luglio 2017

Replica di Rosa Caposiena a Bene Comune.

Non è la prima volta che un’intera coalizione mi risponde sostituendosi stranamente all’Assessore interessato; una sorta di schieramento di “pretoriani romani” che denota una certa intolleranza alle critiche costruttive ed una evidente debolezza degli individui singolarmente presi che fuggono dalle loro responsabilità.

Detto questo, poiche’ trovo la “coalizione bene comune” un’entità spersonalizzata pronta a correre in soccorso dell’assessore di turno che piagnucola ma che è interessata, in realtà, solo a mantenere saldi gli equilibri di potere a Palazzo Cestini, continuo a ribadire con responsabilità e serietà e in una logica di miglioramento per il futuro, quanto già detto nei giorni scorsi: non si è saputo amplificare l’altissimo livello artistico dell’evento e non si è saputo informare i cittadini di San Severo, ma anche quelli dei paesi vicini, circa la presenza di artisti di calibro internazionale.

Tradotto politicamente: l’Assessore Iacovino, assente per tutti e tre giorni, ha gestito, con quella che in gergo si chiama sciatteria amministrativa, l’evento Sa.Fi.Ter ( Festival del cortometraggio) nell’unico aspetto in cui il Comune doveva intervenire: la comunicazione.
Prova ne sia che durante la prima serata la partecipazione è stata minima rispetto a quelle successive perché la gente non sapeva nulla.

A chi la diamo la responsabilità? Al registra del cortometraggio?
Facciamo i seri.
San Severo ha bisogno di essere conosciuta anche per eventi meravigliosi come questo, ha bisogno di cultura, di bellezza, di partecipazione. Ne abbiamo maledettamente bisogno.

Dunque non solo non si è preparata la città all’evento ma si sarebbe potuto scegliere anche un luogo diverso, un luogo che avrebbe consentito la fruizione ad un numero superiore di cittadini.
Era necessario, ribadiamolo, potenziare l’evento così da veicolare una immagine positiva della nostra bellissima città.

Ecco perché allibisce la difesa corale ed infantile di una coalizione che, invece di prendersela con chi con serietà ha espresso un malessere proveniente dalla gente, avrebbe dovuto immediatamente metterne in discussione la delega di Iacovino per rispetto del sacrosanto principio dell’assunzione di responsabilità di chi amministra, visto e considerato che Bene comune amministra una comunità e non una società di qualcuno e che gli assessori, sopratutto quelli non eletti, non sono unti del Signore ma scelti miseramente da Miglio.

Hanno dimostrato per l’ennesima volta, ove mai ce fosse stato bisogno, l’assoluta inadeguatezza ad affrontare i problemi ed i suggerimenti e, di converso, il fervore con cui difendono l’indifendibile, pur di restare attaccati all’osso, qualsiasi cosa accada.

L’autocritica resta un presupposto di buona amministrazione che evidentemente a San Severo, per il momento, possiamo solo sognare.

Resta indiscussa per fortuna la capacità dei nostri concittadini di rispondere positivamente e tempestivamente alle manifestazioni importanti, consci che la cultura e l’arte, soprattutto quella di qualità, sono la strada maestra per un nuovo rinascimento cittadino.

Avv. Rosa Caposiena