Nella sala gremitissima di sangimignanesi del teatrino parrocchiale di piazza Pecori, è stato presentato il libro del maestro Osvaldo Pitti, “Che tempi”. Già il titolo fa presagire quello che si va svolgendo nelle pagine: tutto in endecasillabi, viene rappresentata “una testimonianza di vita di una San Gimignano semplice e bonaria, oggi del tutto scomparsa”, come afferma lo stesso autore. Il maestro Pitti – un grande maestro, che ha lasciato il “segno” del suo insegnamento in decine e decine di studenti – ha ripercorso uno “spaccato” della cittadina medievale negli anni ’20 – ’30 del secolo scorso, quando, lui bambino e poi ragazzo, ha potuto vivere di persona quella vita povera da un punto di vista economico, ma non dal punto di vista degli affetti e dei valori morali. Gli stessi valori morali che ha sempre cercato di trasmettere ai suoi allievi, accorsi numerosi e commossi ad ascoltare le parole e gli aneddoti che il maestro Pitti ha raccontato, con la consueta sagacia, nel corso della serata. Lo scopo di questo libro – dichiara nell’introduzione – è quello di “far conoscere ai giovani di oggi come quei tempi fossero tanto avari di benessere, ma altrettanto prodighi di bontà e fratellanza”. Così, endecasillabo dopo endecasillabo, “sfilano” davanti ai nostri occhi i personaggi più caratteristici della San Gimignano dei primi decenni del ‘900, così come gli usi e i costumi che – raccontati adesso- possono sembrare favole. “Da ragazzi s’avean pochi balocchi. Si giocava a “chiapparsi”, a “rimpiattino”. Si canzonavan quelli co’ pidocchi, la sassaiola avveniva al Bigazzino. Ma il gioco più simpatico era quello d’andar a suonare qualche campanello”. Sono intervenuti alla presentazione del libro don Mauro Fusi, proposto della Basilica di Santa Maria Assunta, che ha voluto pubblicare il volume, la professoressa Gianna Coppini, che ha curato la prefazione, il sindaco Giacomo Bassi e, non ultimo, Folco Bracali che, con la sua consueta istrionità, ha letto alcuni versi tratti dal libro. Ma il vero protagonista è stato lui, il maestro Osvaldo Pitti, commosso poi quando i suoi ex-alunni si sono accalcati intorno per un autografo, per aggiungere anche questo nel loro album dei ricordi di un maestro, davvero, di altri tempi.
Lucia Antonelli
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Quei Tempi del maestro Osvaldo Pitti
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