San Gimignano (Toscana) 20 luglio 2014

Sbarco sulla Luna o allunaggio?

Era la notte del 20 luglio 1969, armato di macchine fotografiche, in una stanza al buio, davanti ad un televisore, seguii, per tutta la notte, le immagini in bianco e nero che arrivavano dall’allora Cape Canaveral, mentre i corrispondenti televisivi Tito Stagno e il mio maestro e amico Ruggero Orlando, mitico corrispondente Rai da Nuova York (come diceva lui), traducevano e interpretavano le voci che arrivavano dallo spazio. Il dibattito tra loro, se fossero “sbarcati o allunati”, qualche secondo prima o dopo, è passato alla storia della cronaca giornalistica.
I primi esseri umani, all’apice della gara, in tempi di guerra-fredda, della conquista della Luna, posavano i piedi sul bianco satellite terrestre. Il primo a scendere la scaletta appoggiata sulla superficie lunare fu Neil Armstrong, comandante dell’Apollo 11.
L’equipaggio della navicella spaziale, composto da Armstrong, Collins e Aldrin, lasciò sulla Luna una targa di acciaio inossidabile per commemorare lo sbarco e trasmettere informazioni sulla visita ad ogni altro essere, umano o meno, che lo dovesse trovare.
Sulla targa c’è scritto: (tradotto in italiano) “Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 d.C.
Siamo venuti in pace, a nome di tutta l’umanità”.
Sulla targa sono incisi i due emisferi del pianeta Terra, ed è firmata dai tre astronauti e dall’allora Presidente degli Stati Uniti d’America Richard Nixon. Sono passati 45 anni.
giorgio mancini