Napoli La fontana del Nettuno che viene traslocata in continuazione adesso nel 2014 un altro trasloco sarà l’ultimo ?
La sua costruzione risale al periodo del vicereame di Enrique de Guzmán, conte d’Olivares (1595-1599), ad opera di Giovanni Domenico D’Auria su disegno di Domenico Fontana. Alla realizzazione della fontana parteciparono anche Michelangelo Naccherino e Pietro Bernini, e in seguito Cosimo Fanzago.
Fu costruita presso l’Arsenale del porto e inizialmente lì sistemata. Nel 1629 fu trasportata al largo di Palazzo (attuale Piazza del Plebiscito) presso il Palazzo Reale, ma risultando d’intralcio per le feste in piazza, nel 1634 durante il viceregno del conte di Monterey fu spostata a Santa Lucia, presso il baluardo d’Alcalà, dove fu arricchita dalle sculture diCosimo Fanzago.
Nei primi mesi del 1639 il viceré Ramiro Felipe Núñez de Guzmán, duca di Medina di las Torres, decise che la fontana fosse portata al largo delle Corregge, in corrispondenza della chiesa di San Gioacchino (la chiesa di San Diego all’Ospedaletto) e incaricò il Fanzago di rimaneggiarla ulteriormente. Lo spostamento era nell’ottica di abbellimento della strada stabilito dal viceré, per cui da allora sia la strada che la fontana furono indicate col suo nome: Medina.
Dopo il 1898. La fontana al centro di piazza Bovio
Mutilata al tempo della rivolta di Masaniello (1647) e depredata dal viceré Pedro Antonio d’Aragona (1672), fu oggetto di restauro nel 1675 e dopo questa data ebbe probabilmente un ulteriore spostamento, presso l’inizio della via del Molo.
Carlo Celano nel 1692 e Domenico Antonio Parrino nel 1725 infatti la segnalano all’altezza del palazzo Caravita di Sirignano, cioè all’inizio di via Medina (dove cominciava pure la via del Molo, che scendeva appunto verso il Molo Grande). Anche la mappa del Duca di Noja, prima carta topografica moderna della città, completata nel 1775, la colloca in questo luogo.
Dopo circa due secoli, in cui si susseguirono altri restauri, nel 1886, in vista dei grandi lavori di demolizione imposti dal “Risanamento”, fu rimossa da quel luogo e depositata nelle grotte sotto Pizzofalcone (in via della Pace, attuale via Domenico Morelli). Nell’aprile 1896 il regio commissario Ottavio Serena deliberò che il luogo deputato ad accogliere la fontana fosse una nuova piazza ottenuta dai lavori del Risanamento: piazza Agostino Depretis (attualepiazza Nicola Amore), ma problemi tecnici ne impedirono la collocazione. Sette mesi dopo, a novembre, una proposta della commissione municipale per i monumenti suggeriva di collocarla nella nuova piazza Municipio, che in quegli anni veniva ampliata con la demolizione di molti degli edifici che la ingombravano.
Nel 1898 (anno dell’ultima delibera del Comune sul suo riposizionamento) riapparve finalmente nella Piazza della Borsa (attuale Piazza Bovio), dove rimase fino al 2000, quando, rimossa per l’apertura del cantiere della metropolitana, riapparve nel 2001, con grande sorpresa dei napoletani, in via Medina (anche se la sua posizione differì di poco dalla prima, essendo posta all’altezza di palazzo Fondi) dopo accurato intervento di restauro.
La fontana è destinata comunque a ricambiare posizione quando si avvieranno i lavori per la risistemazione di piazza Municipio dopo l’apertura della stazione della linea 1. Secondo i progetti la fontana sarà collocata al centro dei giardini antistanti palazzo San Giacomo.
Di forma circolare, la fontana è circondata da una balaustra con quattro gradinate diametralmente opposte, ornate da eleganti viticci a traforo su cui sono posti quattro leoni dai quali sgorga l’acqua, recanti tra le zampe lo scudo della città e del duca di Medina e di Carafa, frutti di un rimaneggiamento ed ampliamento ad opera di Cosimo Fanzago.
Due mostri marini versano l’acqua nella vasca centrale sottostante, adornata con delfini che cavalcano tritoni che a loro volta emettono acqua: una composizione dovuta alla mano di Pietro Bernini.
Al centro della fontana, su uno scoglio, due ninfe e due satiri reggono sulla testa una coppa sulla quale troneggia una statua di Nettuno con tridente, opera di Michelangelo Naccherino, dalla quale zampilla l’acqua.
Cronologia degli spostamenti
•1595-59: Arsenale del porto
•1629: Largo di Palazzo (Piazza del Plebiscito)
•1634: Via Santa Lucia (presso il baluardo d’Alcalà)
•1639: Via Medina (prima presso la chiesa di San Diego, poi dinanzi palazzo Sirignano)
•1898: Piazza Bovio (Piazza Borsa)
•2001: Via Medina (presso palazzo Fondi)
2014 Piazza Municipio
Copyright Giornalista Fotoreporter Enzo Barbieri
Napoli Fontana del Nettuno viene traslocata dal 1629
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