La Medea di Euripide, che sarà rappresentata al Teatro Quirino nei giorni 23 e 24 settembre, nasce da un progetto proposto da Dario D’Ambrosi e dal suo Teatro Patologico, in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata”, Euroma2 e l’Istituto “Lorenzo de’ Medici”. La finalità del lavoro è stata quella di portare in scena una particolarissima versione della “Medea” di Euripide, a conclusione di un intenso e riuscito percorso teatrale: quello della scuola di formazione teatrale per ragazzi diversamente abili “La Magia del Teatro”.
Lo spettacolo, infatti, vede calcare la scena ragazzi con disabilità e attori professionisti, tra cui Almerica Schiavo nel ruolo di Medea, Sebastiano Somma nel ruolo di Creonte, Paolo Vaselli nel ruolo di Giasone, e Michela D’Ambrosi nel ruolo di Glauce. L’ elemento centrale di tale opera di adattamento è costituito dal rapporto tra corpo e linguaggio: un corpo che si fa lingua e comunicazione, grazie all’importantissimo ruolo che ricoprirà la musica dal vivo di Francesco Santalucia e Papaceccio. Il linguaggio assume sostanza soprattutto attraverso l’uso del greco antico. Lo spettacolo prevede infatti sia l’uso dell’italiano che del greco antico (risultato di un attento lavoro di studio e consulenze filologiche). I diversi momenti e quindi il diverso uso delle due lingue sono stati proprio delinati attraverso l’emozionalità, i diversi stati emotivi che caratterizzano tale violenta quanto commovente storia. La musica dal vivo accompagna i momenti in greco antico, non come semplice tappeto musicale ma come vero e proprio intervento corporeo ad arricchire, completare le suggestioni che sono evocate da un lingua così antica e musicale. La lingua italiana sarà lasciata al silenzio, all’assenza di musica, a quella carica di suggestioni ed emozioni che saranno presenti nei monologhi di Medea e nei rapidi e intensi scambi di battute.
Carlo Marino
ORARI SPETTACOLI
sabato 23 settembre ore 21
domenica 24 settembre ore 18