A 6 anni di età Camilla Noci iniziò la sua avventura musicale, quando la sua grande passione per il canto le fece superare un provino per lo Zecchino d’Oro.
Successivamente si avvicinò al canto gregoriano e polifonico iniziando a cantare in un gruppo musicale composto da medici, all’interno del quale il padre ricopriva il ruolo di chitarrista.
L’universo jazz entrò nella sua vita con la frequentazione dei corsi di canto, pianoforte e arrangiamento presso il Saint Louis College of Music di Roma e poi attraverso il farsi strada in alcuni locali di Roma, dove il jazz fu, però, solo il primo passo nella scelta di un repertorio che toccherà presto anche funk, blues e pop, per incentrarsi esclusivamente sulla musica brasiliana in tutte le sue sfumature e sul suo progetto cantautoriale .
Camilla Noci ha partecipato a spettacoli teatrali e musical come cantante e attrice, collaborando come aiuto di regia al teatro Parioli e portando le sue canzoni alle radio, ai Festival, alla casa del Jazz di Roma, a Castrocaro e a The Voice of Italy.
Dopo la laurea in etnomusicologia con una tesi su Antonio Carlos Jobim, in Brasile ha potuto fare esperienza dal vivo della vera realtà musicale carioca: innamorata di Rosa Passos, della bossa nova e del samba, coglie l’occasione per esibirsi nel “Pais Tropical”, collaborando con diversi musicisti brasiliani, scoprendo ed entrando nella realtà locale, vivendo i locali in cui si suona l’MPB, l’Afoxe, il Baiao, il pagode e avvicinandosi all’arte di alcuni fra i più grandi nomi della musica locale come Djavan, Seu Jorge, Vanessa da Mata, Arlindo Cruz, Lenine, da quel momento i principali riferimenti della sua scrittura.
Camilla Noci è solita comporre insieme al padre, musicista per passione ma con un forte background immerso negli anni ‘70 italiani, caratterizzato dall’eco di cantautori come Sergio Endrigo, Lucio Dalla, Pino Daniele, Daniele Silvestri. Forte è anche l’influenza di artisti stranieri come Michael Jackson, George Benson, Donal Fagen, Earth Wind & Fire e Stevie Wonder.
Il suo esordio discografico, “Sette giorni su sette”, realizzato con la collaborazione di alcuni tra i migliori musicisti della scena nazionale, è la prima grande prova al pubblico della sua comunicazione vocale e compositiva: semplice, immediata e dinamica.
Carlo Marino
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