Roma (Lazio) 29 agosto 2017

Michela Murgia racconta Beatrice Cenci

Non poteva che essere Michela Murgia, narratrice del mondo femminile, a raccontare la storia di Beatrice Cenci. Una delle vicende più fosche del Cinquecento romano, la storia della giovanissima nobildonna sottoposta dal padre, dissoluto e violento, ad ogni forma di sopruso, a partire dalla reclusione della ragazza in un castello lontano dalla città per non darle una dote. Logorata dalla violenza dell’uomo che spesso abusava di lei sessualmente Beatrice partecipa insieme alla matrigna e ai fratelli alla congiura che porterà al feroce parricidio. Per tale reato fu incarcerata a Castel Sant’Angelo e sottoposta ad atroci torture e poi condannata alla decapitazione, cosa che avvenne davanti all’ edificio l’11 settembre del 1599 con un gran raduno di popolo e la presenza dello stesso Caravaggio, in un momento tragico che segnerà per sempre la storia della città, tanto da far credere che ogni anno in quel giorno sul ponte antistante si manifesti il fantasma della giovane donna. Giovedì 31 agosto, alle ore 21, nell’ambito della rassegna Sere d’Arte – Arte, Musica e Spettacoli a Castel Sant’Angelo, “Prigionieri illustri a Castello”, si terrà l’incontro curato dal critico Antonio Audino .