Trieste (Friuli-Venezia Giulia) 18 settembre 2015

La staffetta di domenica un evento di alto valore simbolico

Domenica scorsa, 13 settembre, il Movimento Trieste Libera ha organizzato la “Staffetta per Trieste Libera – Štafeta za Svobodni Trst” lungo il confine del Territorio Libero di Trieste, una manifestazione sportiva, ma soprattutto un evento di notevole valore simbolico sottolineato con solenni alzabandiera accompagnati dall’inno di San Giusto, inno nazionale del TLT nelle quattro tappe che comprendevano le quattro cime principali del territorio. La manifestazione ha preceduto di due giorni il 68° anniversario della fondazione del Territorio Libero di Trieste, avvenuta con l’entrata in vigore del Trattato di Pace di Parigi.
Ma, altro aspetto importante, è avvenuta due giorni prima del termine di 90 giorni dato dal Movimento Trieste Libera al Governo Italiano ed al suo Commissario per ripristinare la corretta amministrazione del Territorio Libero di Trieste. Proseguendo la sua battaglia legale, Trieste Libera aveva notificato il 15 giugno scorso, infatti, al Commissario del Governo italiano nella Regione Friuli Venezia Giulia e per suo tramite al Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano l’invito formale a ripristinare “il pieno esercizio dei loro poteri ed obblighi di amministrazione civile provvisoria dell’attuale Free Territory of Trieste regolarizzandone la situazione fiscale” nel termine di 90 giorni.
Quattro i punti nei quali si articolano, in sette pagine di motivazioni, le richieste specifiche del documento notificato, e sono: riconoscimento e dichiarazione di inefficacia delle leggi italiane, anche fiscali, che siano state irregolarmente estese al Free Territory; sospensione cautelare immediata delle procedure fiscali, anche esecutive, e di sfratto conseguenti a tali leggi; ricostituzione dell’amministrazione finanziaria del Free Territory separata da quella dello Stato italiano; ottenimento del rispetto degli obblighi internazionali della Repubblica italiana verso il Free Territory.
Poiché il Governo Italiano ed il suo delegato, il Commissario, non hanno ottemperato all’invito, Trieste Libera in un comunicato ha dichiarato di rilevare in tale comportamento una rinuncia formale al mandato di amministrazione civile provvisoria del Free Territory of Trieste e del suo Porto Franco Internazionale, affidatogli col Memorandum d’intesa di Londra del 1954 per conto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e di aver di conseguenza attivato immediatamente “i necessari rimedi di diritto internazionale ed interno” predisposti per tale evenienza, che renderà pubblici nella conferenza stampa che il Movimento terrà lunedì 21 settembre nella propria sede in Piazza della Borsa.