Il consiglio Comunale di Arcinazzo in difesa del reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale di Subiaco.
Il capogruppo dell’opposizione SIAmoArcinazzo propone una delibera per salvare il Reparto
di Terapia Intensiva che il Consiglio Comunale vota all’unanimità.
Nell’ultimo consiglio comunale di Arcinazzo il capogruppo dell’opposizione Luca Marocchi, ha presentato congiuntamente al suo collega di opposizione Antonio De Santis, una proposta di delibera in difesa del Reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale di Subiaco.
La delibera ha avuto l’unanimità dei consensi. Questo il contenuto.
La Regione Lazio con Decreto n. U00222 pubblicato il giorno 29 giugno 2017 ha, di fatto, cancellato il mantenimento dei letti del reparto di terapia intensiva all’ospedale A.Angelucci di Subiaco. L’Associazione per la tutela della salute e dei diritti del malato “Antonio Lollobrigida” ha presentato una formale querela, richiedendo l’intervento e l’aiuto delle amministrazioni di tutta la Valle dell’Aniene;
Considerando che l’Ospedale in oggetto è un bene primario nonché essenziale per tutti i cittadini della Valle dell’Aniene cui fa capo diventa compito fondamentale di ogni buona e sana amministrazione provvedere al bene ultimo della persona tutelandone il diritto fondamentale alla salute. Nella richiesta e delibera si fa riferimento inoltre all’art. 3 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Considerato che l’ Ospedale di Subiaco è al centro di più di trenta Comuni che usufruiscono della strutura sanitaria e dista in misure praticamente uguali rispetto agli ospedali di Tivoli, 40 Km. circa e Colleferro, 38 Km. circa, non può subire penalizzazioni riguardanti il reparto di terapia intensiva che spesso per pochi minuti salva la vita delle persone.
I decreti da rivedere, secondo il capogruppo Marocchi e l’associazione “A.Lollobrigida”, riguardano il decreto 21 maggio 2015 n. U00197 Regione Lazio e il decreto 29 giugno 2017 n. U00222 Regione Lazio.
Le richieste che vengono inviate alla Regione Lazio per accogliere l’appello sono quelle di chiedere l’assegnazione all’ospedale di Subiaco della stessa dotazione concessa dalla Regione medesima a quello di Bracciano con il Decreto di cui sopra. Vale a dire 57 posti letto di cui 25 ordinari di area chirurgica, 2 di terapia intensiva post-chirurgica; 4 posti tecnici di Osservazione Breve Intensiva, con la conseguente riacquisizione della classificazione di “ospedale sede di pronto soccorso”.
Per ora i comuni “sensibili” al problema che hanno aderito all’appello dell’associazione A.Lollobrigida non sembrano essere molti, anzi al momento solo il Comune di Arcinazzo ha raccolto l’appello per merito del Marocchi. Il piccolo centro della Valle dell’Aniene per una volta ha espresso parere unanime in Consiglio Comunale. La difesa della salute è considerata sempre il bene primario della vita e andrebbe difesa da tutti.
Precedentemente, esattamente un anno fa il 2 agosto 2016 la Regione stanziava 1 milione e 385mila per l’Ospedale Angelucci di Subiaco. I fondi, riacquistati grazie all’operazione sul recupero dell’evasione fiscale dei ticket sanitari, sono stati investiti per la ristrutturazione del reparto di medicina generale e la realizzazione del reparto di lungodegenza, che dipende dal reparto di medicina. Nel sito della Regione Lazio è comunque evidenziato che l’Ospedale è stato salvato poiché la chiusura era destinata dagli effetti del Decreto 80. Noi lo stiamo rigenerando con nuovi investimenti e una missione precisa: migliorare i servizi per i cittadini, queste le dichiarazioni di Zingaretti. Si spera quindi che accolga l’invito a ripristinare il Reparto di Terapia Intensiva.
Circa due mesi fa il 18/05/2017 la stessa dichiarazione che indicava il riferimento al Decreto 80. Un ospedale che doveva chiudere e che noi stiamo rigenerando – dichiarava il pres. Zingaretti – con nuovi investimenti e una missione precisa: migliorare i servizi per i cittadini. Noi avevamo promesso che non avrebbe mai chiuso, e restituire ai cittadini l’ospedale di Subiaco –rinnovato- è proprio il segnale dell’innovazione che avevamo promesso e che ora stiamo realizzando.
Non bisogna perdere la speranza, quando si ascolta la volontà dei territori le cose cambiano in meglio”.
Si spera quindi che accolga l’invito a ripristinare il Reparto di Terapia Intensiva.
Non ci credeva nessuno e anche questa volta ce l’abbiamo fatta ha continuato il pres. della Regione.”
E’ corretto aggiungere che i cittadini e molti sindaci del comprensorio, ed il personale dell’ Ospedale sono stati determinanti con le loro lotte nella difesa dell’ Ospedale A.Angelucci.
Nella Carta fondamentale Europea dei diritti delle persone è sancito all’art. 35 che: “Ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali. Nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana”.
Nella Costituzione Italiana inoltre il diritto alla salute è qualificato come inviolabile. La sostanza dell’applicazione di questo principio passa per il diritto all’integrità fisica e psichica.
Spesso in incidenti nei quali il primo soccorso passa per il reparto di Terapia Intensiva queste garanzie diventano indispensabili se non fondamentali.
G.De Santis.
http://siamoarcinazzo.altervista.org/convocazione-del-consiglio-comunale-proposta-ospedale-a-angelucci-di-subiaco/
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:12012P/TXT
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario;jsessionid=Q1sAfJy0iTsDMwpp0KdHIA__.ntc-as5-guri2a?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-12-28&atto.codiceRedazionale=078U0833&elenco30giorni=false
http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsDettaglio&id=3282
http://www.regione.lazio.it/rl_sanita/?vw=newsDettaglio&id=402
http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsDettaglio&id=3936