Arcinazzo Romano (Lazio) 17 aprile 2017

Arcinazzo Romano: Presentazione della biografia di:Tito Troja pittore valente di arte sacra. Lunedì 24 aprile 2017.

Arcinazzo Romano: Presentazione del libro:Tito Troja pittore valente di arte sacra. Lunedì 24 aprile 2017.

Tito Troja pittore illustre di arte sacra, nasce a Ponza (attuale Arcinazzo Romano) il 14 luglio 1847. Questo considerevole pittore del 1800, ha lasciato le sue opere d’ arte in diversi luoghi del Pianeta, da Roma a Malta, da Filadelfia a Santiago del Cile, dall’ Irlanda, alla Spagna e in molti altri luoghi italiani come Andria, Pavia, Savona, Celle-Ligure, Genova, Montegiorgio (AP), Carpineto, Subiaco, Genazzano e altre località internazionali. In altri posti del mondo come la Francia le Filippine e il Canada si sono smarrite altre sue opere.

E’ conosciuto soprattutto per aver ideato e creato il quadro di S.Rita il cui dipinto si trova a Cascia e una copia dello stesso quadro si scopre nella chiesa della Santa Croce di Arcinazzo Romano.

Lunedì prossimo 24 aprile, verrà presentato il libro: “TITO TROJA – Valente pittore di arte sacra”. Gli autori del libro, la prof.ssa Jocelyne BUCARD, la prof.ssa Giovanna MANCINI, il prof. Antonio DONSANTI e il prof. Ilvano QUATTRINI illustreranno la biografia e quindi la storia di Tito Troja inclusi i contesti storici dell’epoca.

L’ opera è sponsorizzata dall’ Associazione Scuola di Cultura Cattolica di Arcinazzo Romano.

Il frutto di questo importante libro è stato profuso con l’impegno di mezzo secolo di ricerche, minuziose, scientifiche, motivate da grande passione degli autori per il personaggio. In particolare i coniugi Jocelyne e Antonio Donsanti hanno dedicato gran parte della loro vita per affinare le ricerche della storia e delle opere del pittore.

Non basterebbero decine di recensioni per descrivere compiutamente la mole di lavoro svolta dagli autori e della portata storico-pittorica del grande artista. Infatti l’ opera, oltre a essere ricca di foto di quadri del grande pittore, è corredata di molti documenti autografi di Tito Troja e di chi comunicava con lui.
Giornali dell’epoca come “LA VERA ROMA”un settimanale politico-religioso, che porta la data di Domenica 27 agosto 1899, testimoniano la documentazione della storia di Tito Troja.

L’interesse per la vita del pittore è stato per gli autori: “un atto d’amore verso il pittore Tito Troja, nostro concittadino, nel centenario della sua morte: 12 settembre 2016. E anche un atto di amore e un contributo alla storia del nostro paese Arcinazzo Romano”. E ancora: “Una comunità non ha futuro e non vive bene il presente se non conosce il suo passato: come un adulto che se dimentica la sua infanzia non riesce a darsi spiegazioni sulla sua personalità, sugli eventi della sua vita”.

Le prime opere del pittore si possono ammirare nella chiesa S.Maria Assunta di Arcinazzo, dove è ben raffigurata la “Cantoria”, un “inno alla musica e al bel canto reso con strumenti e partiture musicali, motivi floreali e angeli salmodianti”. Come è scritto nel libro: “in questo dipinto ad olio su legno il giovane pittore dà la prima prova del suo talento. Dipinge gli strumenti, che riprendono i vari registri dell’organo, con uno studio scrupoloso particolareggiato.”
Il pittore ha vissuto gran parte della sua vita presso gli Agostiniani, (borgo S.Spirito) vicino il colonnato della Basilica di S.Pietro, dove riceveva le commissioni dei quadri da dipingere e dove, attualmente sono ben conservate molte sue opere. Ritratti di personaggi religiosi e la scultura di Thomas Camara y Castro (1847-1904), vescovo di Salamanca e benefattore del Collegio di S.Monica si possono ammirare all’interno della Curia Generalizia.

Tito Troja fù allievo del pittore Luigi Fontana (1827-1908) e fù introdotto nella sua scuola dal card. La Valletta. Si racconta anche che un compagno di classe dell’artista il card. Serafini, per pochi voti non diventò Papa nel conclave del 1914. Il ritratto del cardinale fu dipinto dallo stesso Tito. Per restare in tema papale una sua opera è conservata nella sala Leonina della biblioteca vaticana, raffigurante lo stemma di Papa Leone XIII.
Da questa e altre informazioni si può intuire come il pittore sentisse profondamente l’essenza del sacro e la rappresentazione pittorica da trasmettere ai suoi contemporanei, evidentemente implementata nel suo essere profondamente credente e religioso.

Lo studio della biografia, descrive inoltre un interessante esposizione dei contesti storici: dallo Stato Pontificio, governato per più di 50 anni – che abbracciano la vita di Tito Troja – da due papi, Pio IX con 32 anni di pontificato (1846-1878); e Leone XIII con 25 anni di pontificato (1878-1903) passando per l’ Unità d’Italia (1861) e la Repubblica Romana 1870.
Sempre Papa Leone XIII, commissionò diversi quadri all’artista.
Lo stesso Papa si mostrò attento al “segno dei tempi” risorgimentali e post-rivoluzione francese, per l’ attenzione alle condizioni di vita dei più deboli. Venne denominato il “Papa degli operai” e con l’enciclica “Rerum novarum” del 1891 chiese una legislazione che mettesse l’uomo e non il profitto economico al centro del rapporto tra lavoro e capitale, per fare in modo che ci fosse una maggior tutela delle condizioni di lavoro per gli operai, le donne ed i minori.

La rappresentazione del contesto storico di quel periodo riguarda anche il mutamento di nome dell’ attuale Arcinazzo Romano che cambiò sostantivo da Ponza a Ponza d’Arcinazzo (Regio Decreto 1053 del 15 ottobre 1872) e da Ponza d’Arcinazzo a Arcinazzo Romano con il ( Regio Decreto N° 287 del 29 maggio 1891).

Nel libro non passano inosservate alcune dispute locali dell’epoca, le quali videro protagonista anche il fratello di Tito Troja.
Se il valente pittore tornasse oggi nel piccolo centro troverebbe gli stessi cognomi dei sindaci di allora, Biferi e Troja. Forse esclamerebbe: “Siamo ancora agli inizi del 1900? Madonna non è cambiato nulla!” Chissà.

Secondo gli autori questa non è che la prima opera che riguarderà la vita e la storia del pittore. Infatti affermano: “Questa biografia è il primo tentativo di uno studio organico sull’opera del pittore, ancorchè incompleto, nella ricorrenza del centenario della sua morte avvenuta a Roma nel 1916”.

Alla presentazione del libro saranno presenti i discendenti del pittore.

Secondo i discendenti paterni Francesco e Lodovico Troja, con questo libro è stato svolto un: “Prezioso lavoro di documentazione storica”. Infatti riconoscono agli autori: “Un plauso perciò agli autori del libro, oltretutto amici carissimi di famiglia, che hanno saputo ricostruire la personalità e i meriti artistici di un pittore che ha eseguito dipinti sparsi in tanti paesi del mondo e ha avuto un ruolo importante nella storia dell’Ordine Agostiniano e della Roma del papa Leone XIII, che di Tito fù un estimatore”.

Merita notare una citazione inclusa nel libro di Ferrante e Maria Lidia Mancini (discendenti materni) : “Molte notizie storiche testimoniano che Tito Troja sia stato un uomo umile e un’ artista capace di realizzare numerose pregevoli opere. Egli, per quanto la sua notorietà non sia giunta alla meritata ribalta delle cronache accademiche, rappresenta per tutti noi un motivo di grande e affettuoso vanto, convinti che alcune delle sue creazioni facciano parte a tutti gli effetti del patrimonio artistico dell’umanità”

La presentazione del libro si terrà il giorno 24 aprile 2017 alle ore 16,30 presso la Casa della Cultura di Arcinazzo Romano nei locali sottostanti Piazza S.Lucia.

Giorgio De Santis

Fonte: Libro – TITO TROJA – Valente pittore di arte sacra.